Lo scrittore Andrea Vitali sarà a Milano lunedì 16 maggio alle 18.30 per presentare la nuova favola di Paola Mastrocola. Nell’attesa, su ilLibraio.it ricorda: “La mia favola comincia proprio nel momento in cui rischio di diventare grande, nell’attimo in cui rischio di sostituire la realtà, non la verità, alla fantasia…”

La mia favola camminava sui prati appena falciati senza alcun fastidio, oppure in mezzo all’erba alta senza paura delle bisce. In autunno raccoglieva le bacche del pungitopo e ne faceva il sorriso per le ciotole del giorno dei morti, dentro la stalla abbassava la voce. Mi insegnò a stare sdraiato per guardare i fili d’erba crescere e a simulare con la mano il vento d’aprile. Poteva dire qualunque cosa e le avrei creduto, poteva darmi qualunque ordine e l’avrei eseguito. La ritrovo tutti gli anni sul sentiero del bosco che conduce presso una roccia umida attorno alla quale cresce il muschio sopra il quale nessuno mai cammina e che andavamo a prendere per poi allestire il presepe. Sta lì, seduta in cima alla roccia, e adesso mi guarda con il sorriso con il quale mi pettinava i ricci. Immagino sia lì per controllare che non abbia dimenticato quel sentiero di castagne e foglie umide.

La mia favola comincia proprio nel momento in cui rischio di diventare grande, nell’attimo in cui rischio di sostituire la realtà, non la verità, alla fantasia. Ed è proprio il presepe per il quale stiamo raccogliendo il muschio raro di quell’angolo di bosco che mi propone l’enigma. Perché, infatti, su quel terreno che bisogna accarezzare prima di staccarlo dalla roccia, giungeranno infine anche i tre Magi d’Oriente in groppa ai loro sontuosi cammelli.

Appunto, cammelli.

Mentre lei, la mia favola, le unghie già nere di terra, stacca precise figure di muschio e le depone con lievità nel gerlo che avrò l’onore di portare, la Sfinge invisibile mi chiede di rispondere come mai nel corteo che sfilerà per le strade del paese i Tre Magi cavalcheranno banali cavalli e non le bestie che dentro al presepe danno loro fascino e mistero.
La mia favola dai piedi appena calzati per non calpestare più di tanto l’ordine del bosco, avverte il pericolo di una rivelazione che sarà inevitabile ma che ancora per una volta, l’ultima, può patire una sconfitta. Per un momento mi guarda, come vedendo in me la nuova pelle di biscia che sta sotto la vecchia, e mi chiede di pensare all’immensa distanza che separa il luogo di partenza dei Tre Re dal paese dentro il quale sfileranno a benefici mio e di tutti i bambini che lo abitano.

Una volta giunti alla meta, mi chiede, chi non concederebbe agli sfiancati animali una notte di riposo prima di riprendere il viaggio di ritorno ?
Una notte sola, al caldo, accuditi, sfamati, dissetati mentre freschi cavalli li sostituiranno per quelle poche ore che servono ai Magi d’Oriente a distribuire a noi bambini i regali che portano con sé.
La stalla è la nostra, mi confessa la favola mentre riprende a raccogliere muschio, distogliendo il viso e il sorriso, e lei, aggiunge, baderà alle esotiche creature.

Le voglio vedere a conferma di ciò che mi ha detto ?
Dovrò solo rinunciare alla sfilata dei loro munifici padroni e anche, soprattutto, ai doni che mi sono riservati. Devo solo scegliere perché le due cose insieme non si possono avere e invece scegliendo le ottengo entrambe: il dono del Re Magio a cavallo nel turbine della sfilata e la certezza che i cammelli intanto riposano, perché le parole che escono dalla bocca della mia favola non possono che essere l’unica possibile verità.

E c’è da crederci che è una favola vera perché chi me l’ha raccontata non c’è più e pure io non sono quello di allora.

Andrea Vitali

L’AUTORE E L’APPUNTAMENTO – Andrea Vitali, in libreria con Le mele di Kafka (Garzanti), sarà alla Mondadori in piazza Duomo lunedì 16 maggio alle 18.30 per presentare con Andrea Kerbaker la nuova favola di Paola Mastrocola, L’anno che non caddero le foglie (Guanda).


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Fotografia header: Andrea Vitali

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