Una mostra mette in luce il polimorfismo di un materiale spesso dato per scontato: se da un lato viene celebrata la fragilità della carta attraverso opere che rischiano di essere distrutte anche solo dal tocco di una mano, dall’altro è messa in luce la perenne validità del materiale cartaceo, che può essere interpretato in modo innovativo nonostante abbia alle spalle secoli di storia… – Immagini e particolari

Takeo è una azienda giapponese che ama la carta. La compagnia non solo si occupa di produrre carte speciali e raffinate, ma dal 1965, ogni anno, organizza una mostra che raccoglie alcune opere di designer e artisti contemporanei, il Takeo Paper Show (dal cui sito sono tratte le immagini in questo articolo, ndr).

Quest’anno la mostra è arrivata fino in Italia: è stata infatti ospitata dal Salone d’Onore della Triennale di Milano. Tema dell’espozione SUBTLE, parola che significa delicato, ma anche sottile in inglese, e che sottintende la fragilità.  Concetto a cui il Giappone si è avvicinato in seguito al terremoto che lo ha colpito nel 2011.

fiore di carta

La carta, quale strumento, continua a stimolare e arricchire la sensibilità umana, così squisitamente acuta e delicata, da essere in grado di identificare e distinguere differenze di colore e aroma, impossibili da rilevare anche dai sensori più all’avanguardia. SUBTLE è una ‘parola-concetto’ che esprime tutte quelle proprietà della carta; una parola che significa delicato, leggero, un qualcosa di indescrivibile“, scrive Kenya Hara,  Direttore della mostra.

omini di carta

In esposizione 15 opere di altrettanti creativi. Opere piccolissime e fragili, come le composizioni a forma di fiore create temperando una matita di cartoncino. O la distesa di filamenti di carta, ritagliati come fossero steli d’erba e posizionati in modo geometrico, seguendo uno schema preciso. E poi minuscoli “cappellini per cioccolatini” che sembrano pizzi cuciti dalle mani di una nonnina, e invece sono intagliati in carta impalpabile.

pizzo di carta

Ma anche un foglio con un angolo piegato, testimone di un’azione irreversibile. Tre cartellette di un cartoncino particolarmente fotosensibile lasciate alla luce per un lasso di tempo diverso, così da testimoniare l’effetto dei raggi di sole su un materiale così fragile.

L’esposizione mette in mostra anche alcuni tipi di carta perfezionati da TAKEO: prodotti con specifiche qualità, dalla morbidezza della superficie alla robustezza delle fibre.

SUBTLE riesce in pochi metri quadrati di esposizione a spiegare il polimorfismo di un materiale spesso dato per scontato: se da un lato viene celebrata la fragilità della carta attraverso opere che rischiano di essere distrutte anche solo dal tocco di una mano, dall’altro è messa in luce la perenne validità del materiale cartaceo, che può essere interpretato in modo innovativo nonostante abbia alle spalle secoli di storia.

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