Nella raccolta “Dov’è casa mia” Davide Coltri, impegnato in ambito umanitario, racconta le storie di chi ha vissuto guerre civili e terrorismo. Ma parla anche della solidarietà, della resistenza e della speranza di ritrovare una casa

Khalat, una giovane curda siriana, lascia la città d’origine per frequentare l’università a Damasco; lo scoppio della guerra civile distrugge i suoi sogni, ma non la sua volontà di resistere alla violenza e portare in salvo la famiglia. Anneke è una ragazza danese con un obiettivo molto chiaro: porre la sua vita al servizio dei più deboli; una missione in Darfur la costringe a spingersi oltre il limite dell’altruismo e ad affrontare un nuovo difficile inizio. Théogène, orgoglioso preside di una scuola elementare, rifiuta di accettare i pregiudizi e le superstizioni che dividono in due fazioni la gente del campo profughi in cui si trova. Pagherà il prezzo della sua coerenza insieme alla sposa Rosette.

I racconti con protagonisti questi tre personaggi sono solo alcuni tra quelli contenuti nella raccolta Dov’è casa mia, pubblicata da minimum fax.

Dov'è casa mia

Racconti, ispirati a storie vere, che l’autore, Davide Coltri, classe 1981, ha raccolto durante il suo lavoro in ambito umanitario e nei quali descrive non solo guerre civili e atti di terrorismo, ma anche la solidarietà, la resistenza e la speranza di una vita diversa.

Specializzato in progetti di istruzione nelle emergenze, Coltri è stato in Iraq, Sudan, Sierra Leone, Turchia, Siria e altri paesi, in cui ha assistito a testimonianze di storie che superano i confini, di coloro che sono alla ricerca di quella casa che hanno perso e che, ora più che mai, sperano di ritrovare.

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