Dopo le polemiche, arriva la decisione di Aie e Fiera Milano – I dettagli e il commento di Stefano Mauri (GeMS)
Colpo di scena. La Fiera del Libro di Milano (che non ha ancora un nome definitivo), si farà, ma non a maggio, nel mese in cui si terrà la 30esima edizione del Salone del Libro di Torino, dal 18 al 22.
Con un comunicato, l’Associazione Italiana Editori e Fiera Milano informano di aver “deciso che la prima edizione della manifestazione milanese, primo tassello del Progetto di Promozione del Libro, si svolgerà dal 19 al 23 aprile 2017. Il periodo cade nella settimana che culmina nella Giornata mondiale del Libro e del Diritto d’autore, il 23 aprile, su cui verrà impostata una parte importante del lavoro, coinvolgendo librai, bibliotecari e l’intero mondo del libro, favorendo la partecipazione delle scuole e creando un polo attrattivo per tutto il Paese. Queste date tengono anche conto dell’interesse generale, di quello delle Istituzioni locali e nazionali e soprattutto di quello della comunità del libro”.
A proposito delle polemiche dei mesi scorsi, domani al Circolo dei lettori di Torino è in programma l’incontro degli editori “pro-Torino”, compresi quelli che hanno annunciato le dimissioni dall’Aie. Come verrà accolto questo passo dell’Aie?
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Dopo quest’apertura di Milano, lunedì a Roma è confermato l’incontro che vedrà protagonisti il ministro dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, il ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, i rappresentanti dell’Associazione Italiana Editori e quelli della Fondazione per il Libro.
IL COMMENTO DI MAURI (GEMS) – “Considerando che la finestra è molto stretta, perché maggio e aprile sono gli unici due mesi in cui è possibile organizzare un evento di questo tipo, decidere di fare la fiera durante il ponte di fine aprile e non a maggio è una dimostrazione di coraggio da parte dell’Aie, che proietta Milano in una dimensione nazionale di meta di turismo; e quindi anche di fiducia per la capacità attrattiva della città. Tra l’altro, ci teniamo molto alla partecipazione delle scuole, e prima di aprile sarebbe stato troppo presto”, commenta Stefano Mauri, presidente e Ad di GeMS.
