Un thriller psicologico che indaga l’universo femminile
Emily Elgar, orgininaria di Cotswolds, sta facendo molto parlare per il suo romanzo d’esordio, il thriller psicologico La bugia perfetta, originariamente pubblicato da Little, Brown nel 2017, e tradotto in Italia da TopCrime-Fanucci. L’autrice, che ha studiato a Edimburgo e in seguito ha viaggiato molto lavorando per una ONG, attualmente vive a Londra.
La trama comincia con qualcuno investe Cassie Jensen. E lo fa durante l’ultimo dell’anno, lasciandola al freddo sul ciglio della strada. Forse un incidente, o forse no. Cassie viene ricoverata al Kate’s, reparto 9b, assieme ad altri pazienti in stato comatoso più o meno vegetativo. L’infermiera Alice Marlowe si prende cura di lei e per certi versi le loro vite scorrono parallele: entrambe alla ricerca disperata di un figlio, entrambe vittime di aborti ripetuti, entrambe sposate con uomini che sembrerebbero disposti a tutto, pur di renderle felici. Cassie è in coma, ed è incinta; e lo è anche Alice.
La polizia indaga, ma tutto sembra allontanarli dalla verità: unico testimone della bugia perfetta è Frank, compagno di stanza di Cassie, in stato vegetativo quasi irreversibile che, improvvisamente, compie dei progressi, e lo fa spinto dal desiderio di condurre chi sta accanto a lui alla scoperta della verità. Frank sente e vede tutto, ma non può parlare: riuscirà solo a sbattere le palpebre e a comporre una breve ma significativa parola: il nome del possibile colpevole. E sarà questo che segnerà la sua fine.