C’erano una volta le librerie gay in Italia e (quasi) non ci sono più. La capostipite era la milanese Babele, aperta nel 1987… Il reportage de ilLibraio.it ci porta a Bologna, dove Raffaele Pancaldi, insieme al compagno Gian Luca Albertini, sta per trasferire la sede della libreria Igor (a tematica Lgbt), aperta dal 2007: “Tante volte mi sono detto che era meglio lasciar perdere ma, ogni volta, c’è stato qualcosa che mi convinceva a non rinunciare. Ora, questo qualcosa è la sfida di una nuova libreria che sarà anche altro, un centro d’incontro, un bar, un negozio, un luogo per mostre e presentazioni…” – La storia

C’erano una volta le librerie gay in Italia e (quasi) non ci sono più. La capostipite era la milanese Babele, aperta nel 1987, riferimento per almeno un paio di generazioni di lettori che hanno trovato nelle pagine dei libri lì venduti le storie per riconoscersi, e raccontarsi. Nella sede accanto a Piazzale Cadorna, si scendevano tre scalini con il cuore che batteva, e ci si trovava in un mondo inaspettato. Poi piano piano, hanno chiuso praticamente tutte. La Babele a Roma, ma anche quella di Milano, Queer, i Fiori Blu.

Storia finita? Non ancora: a Bologna, in Via San Petronio Vecchio, i padroni della Igor, nata nel 2007, stavano per chiudere anche loro ma, adesso, non chiudono più e intanto stanno preparando gli scatoloni. Per andare dove? “Ah, è un segreto. Ma ti posso dire che ci avvicineremo al centro, in zona San Felice – Rivareno. E che nella nuova sede ci sarà posto anche per una importante collaborazione con due nuovi soci e uno spazio bar”. I due nuovi soci si occuperanno “di prodotti naturali”. Cioè? “Basta! Non mi far dire di più; sarà una sorpresa. Trasferimento nei primi mesi del prossimo anno”.

A parlare è Raffaele Pancaldi che, insieme al suo compagno Gian Luca Albertini, ha fatto della sua libreria commissionaria (anche) una libreria a tematica Lgbt che però, da sola, fatica molto a stare in piedi. Igor è il cane della coppia, sempre presente in sede, ma è anche l’acronimo di International Gay Oriented References e, in effetti, l’internazionalità dell’offerta è uno dei suoi punti di forza.

“Quando nel 2007 abbiamo aperto, il primo riscontro del pubblico è stato positivo, ma poi non siamo riusciti a trovare un numero di clienti tale da essere redditizi. Il mondo è cambiato: forse si leggono meno romanzi, alcuni segmenti come quello dei Dvd, o dei libri di nudo maschile, non vanno più. Tante volte mi sono detto che era meglio lasciar perdere ma, ogni volta, c’è stato qualcosa che mi convinceva a non rinunciare. Ora, questo qualcosa è la sfida di una nuova libreria che sarà anche altro, un centro d’incontro, un bar, un negozio, un luogo per mostre e presentazioni. E tutto questo in una sede più vicina al Cassero, lo storico circolo Arcigay, come ci chiedevano in molti”.

La sfida è quella di tutte le librerie indipendenti: fornire contenuti di nicchia, specializzarsi, consigliare, mettere in mano a ogni cliente il libro che più si adatta a loro, affiancare ai libri molto altro. Diventare centri culturali a tutto tondo. “Proviamo molte strade: la vendita di documentari e cinema d’autore, che cura il mio compagno Gianluca Albertini, i libri in lingua, il settore fumetti, arte. Ma anche libri di cucina e design che attirano un pubblico anche più ampio di quello Lgbt”. La storia delle librerie Lgbt, almeno a Bologna, prova a continuare con formule nuove. Anche se questa, veramente, sembra l’ultima chiamata per una libreria dove, chi varca la soglia, troverà persone capaci, prima di tutto, di fornire un buon consiglio: “Ti lascio con quattro consigli di lettura: Uomini e insetti di Alberto Milazzo, edito da Mondadori. L’ultima volta che ho avuto sedici anni, di Marino Buzzi, edito da Baldini e Castoldi: una storia di bullismo, raccontata, tra l’altro, da un collega libraio. Ma vende molto bene anche il nuovo David Leavitt con I due Hotel Francfort (Mondadori). Imprescindibile, poi, il nuovo saggio di Giovanni Dall’Orto, Tutta un’altra storia. L’omosessualità dall’antichità al secondo dopoguerra (Il Saggiatore), uno storico e intellettuale di altissimo livello”. E, bisognerebbe aggiungere, tra i fondatori della Babele di Milano. Un’epoca fa.

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L’AUTORE – Samuele Cafasso ha pubblicato con Donzelli Figli dell’arcobaleno – Madri lesbiche, padri gay, diritti negati in Italia.

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