Sinossi
Il postmoderno è morto. La tesi che proclamava la «fine» di ogni cosa (soggetto, verità, storia, morale) non è più capace di intercettare i movimenti epocali del presente. Il postmoderno non ha compreso le sfide create dalla crisi di una parte della modernità: positivismo e idealismo hanno infatti radicalizzato alcune intuizioni moderne, finendo però per tradirle profondamente. I postmoderni hanno rigettato quei travisamenti insieme alla radice sana, rifiutando in blocco la modernità. Ora, dopo il fallimento di quella diagnosi, ci troviamo in una nuova modernità. I problemi dell'Europa fra Cinquecento e Seicento si ripresentano su scala globale e in forma accelerata: conflitti politici ed economici sostenuti da ideologie religiose, mutamenti radicali di scenari culturali e geopolitici, rivoluzioni scientifiche che cambiano la percezione dell'umano. Di fronte a queste sfide, tornano a essere necessarie e credibili proprio le idee moderne che il postmoderno credeva finite e che abbiamo bisogno di ripensare.
- ISBN:
- Casa Editrice:
- Pagine: 129
- Data di uscita: 07-11-2017
Recensioni
La tesi dell'autore direi che è duplice: 1) tutti gli autori postmoderni si sbagliano grandemente nell'interpretare l'attuale situazione; 2) dobbiamo mettere da parte Ottocento e Novecento e riprendere a pensare a partire dall'Illuminismo. In una prima parte espone gli argomenti preferenziali della p Leggi tutto
Citazioni
Al momento non ci sono citazioni, inserisci tu la prima!