Sinossi
Manuela ha quarantacinque anni e una vita come tante, alle prese con il lavoro, il marito, i figli, i suoceri. Sua la voce narrante di questo intenso romanzo, una voce che colpisce da subito perché chiara, energica, sfaccettata, ironica. Manuela all’inizio di questa storia deve fare i conti con una diagnosi di malattia, la prima scintilla di un incendio devastatore che travolge tutto: il matrimonio va in crisi, la figlia adolescente si allontana in una sua personale ricerca di identità, il figlio più piccolo sembra prigioniero delle sue difficoltà scolastiche, e dal passato riemerge il dolore per la perdita di un bambino mai nato. Sullo sfondo, i fantasmi provenienti dal complicato retaggio familiare: quella di Manuela è una famiglia «diversa», ma nella sua diversità simile a tante del nostro tempo. Una famiglia di ebrei italiani che rilegge strutture antiche alla luce della propria fragilità, alle prese con la malattia ma anche con la crescita, che rivela nella sua peculiarità meccanismi universali di una sfida molto contemporanea. Solo accettando le ambivalenze, imparando ad aprirsi alla gioia e al dolore nella loro intensità, riuscirà a dire che la vita forse non è sempre facile ma che è il nostro cammino: e soprattutto che è unica e insostituibile. Che è preziosa, nonostante tutto.
- ISBN: 8823532469
- Casa Editrice: Guanda
- Pagine: 288
- Data di uscita: 27-09-2022
Recensioni
Quando inizi una storia vai in cerca di guai, si legge nell'incipit. Vale per chi scrive e per chi legge. Da estate a estate con Manuela, nel corpo di Manuela. Le emozioni più forti, amalgamate in una sorta di gioia musicale come in una ballata di De André, sono inserite in una cornice di riferimenti Leggi tutto
Arrotondo per eccesso, perché questo libro ha il grande merito di essersi rivelato la lettura giusta al momento giusto: una notizia sconvolgente come quella di una malattia potenzialmente letale è la miccia che fa divampare le fiamme su un'esistenza apparentementa tranquilla, rassicurante nella sua Leggi tutto
Una scrittura potente, come nel precedente Forse Mio Padre. Qui allunga la distanza e colpisce con meno violenza. Non per questo sempre facile da mandare giù. Comunque molto difficile da mettere giù. La malattia fa emergere un confronto/conflitto su più livelli (madre, scrittrice, donna, figlia, ebre Leggi tutto
2,5