Sinossi
«Abitavo già qui, poi ci sono nato»: la dichiarazione d'amore di Borges a Buenos Aires potrebbe essere fatta propria da ogni siciliano per la sua isola. Con una differenza: essendo la Sicilia, al centro del Mediterraneo, crocevia di umori e dolori della Storia, luogo per eccellenza degli opposti che s'incontrano e si scontrano, ogni siciliano nutre in cuor suo per lei un sentimento di amore/disamore che alimenta rancori, disincanti, sindrome del figliol prodigo. Allo stesso modo, per Matteo Collura, ogni «abbandono» è il pretesto per un continuo ritorno; ogni tentativo di uscire dal labirinto equivale a entrarvi sempre di più. La Sicilia come seduzione e nostalgia, metafora. Più si cerca altrove, più l'altrove nell'isola senza ponte vissuta come luogo assoluto, a parte: prima e più di ogni altra cosa, destino. Dunque non si tratta di scoprire, ma di inseguire le tracce di una mappa emotiva i cui topoi s'intersecano e si riflettono l'un l'altro. Così, Pirandello convive con il tarlo della follia; i «vinti» verghiani con quelli di una guerra civile lontana; l'enigmatico sorriso d'Ignoto di Antonello con la messa in scena della morte: storie di demoni e dei, di sogni interrotti e incubi di pietra, di riti, catastrofi e quotidiane gattoparderie in cui il passato è la sola chiave per capire gli enigmi del presente, e viceversa.
Per L'isola senza ponte, a Matteo Collura è stato attribuito il Premio per la Cultura Mediterranea - Fondazione Carical 2009, nella sezione Narrativa.
- ISBN: 8850218125
- Casa Editrice: TEA
- Pagine: 224
- Data di uscita: 02-04-2009
Recensioni
Un viaggio tra episodi e ricordi dell’autore nella controversa Sicilia, sua regione nativa. Soprattutto di un’isola raccontata dai suoi autori più auotrevoli da Pirandello a Sciascia, Tomasi di Lampedusa, Brancati e Bufalino. Tanti spunti per nuove letture ( o riletture).
Citazioni
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