Non è questo che sognavo da bambina
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Sinossi
Neolaureata. Coinquilina. Fuorisede. Precaria. Se dovesse descriversi, Ida lo farebbe così. E da oggi aggiungerebbe alla lista: stagista. Stagista in una grande-e-importante-agenzia-di-comunicazione. Non è quello che sognava da bambina, ma dopotutto non è la prima volta che le cose non vanno nella direzione sperata. Avrebbe voluto vivere ovunque tranne che a Milano, e vive a Milano. Voleva una relazione stabile, ed è stata lasciata. Ha studiato per diventare sceneggiatrice, e invece fa la social media manager. Ogni mattina si trascina in ufficio e, tra meeting, brainstorming e tante altre parole che finiscono in -ing, ci resta fino a sera, impegnata in un lavoro che non riesce a capire che lavoro sia, circondata da colleghi che sono simpatici e brillanti, sì, ma solo tra di loro. Fino al giorno in cui, stanca di una vita che troppo spesso si riduce a essere un pendolo che oscilla tra un file Excel e la prossima sbronza, Ida capisce che, per sopravvivere, deve adattarsi, assomigliare di più a loro – i suoi colleghi, il suo capo – e meno a sé stessa. E mentre le ambizioni cambiano e il confine tra giusto e sbagliato si fa inconsistente, rincorrerei suoi sogni diventa un capriccio che non può più concedersi. È ora di crescere: ridimensionare le aspettative e accettare i compromessi. Così, quando le arriva la notizia di un concorso a cui candidare il suo cortometraggio, Ida non sa che fare. Quasi non ricorda più chi volesse diventare da bambina. Ma non si può mai mentire del tutto a sé stessi. Almeno, non a quello che c’è in fondo alla propria anima.
Nel loro esordio, Sara Canfailla e Jolanda Di Virgilio raccontano con leggerezza e autenticità che cosa significa diventare adulti oggi. I fallimenti, le paure e le ambiguità di un momento di passaggio obbligatorio e doloroso, in cui i punti di riferimento crollano e bisogna costruirne di nuovi. L’unica cosa che rimane è un sogno. Un sogno che, anche quando resta chiuso in un cassetto, continua a parlarci. Ed è proprio sapere che è lì che ci fa sentire vivi.
- ISBN: 8811818834
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 288
- Data di uscita: 26-08-2021
Recensioni
Ni. “Non è questo che sognavo da bambina” ha un incipit davvero accattivante, soprattutto per un pubblico della stessa età della protagonista, se non perfino più giovane; insomma, per tutti coloro che si trovano a vivere nelle incertezze che la società odierna comporta. La protagonista è una ragazza Leggi tutto
https://www.labibliotecadieliza.com/2... Alzi la mano chi tra noi fa di lavoro quello che ha sempre sognato fare. Ok, se la vostra manina sta sventolando nell'aere allegra e gioviale e state saltellando sulla sedia urlacchiando "Io, io! Scegli me, ama me...", ciao fortunelli e fortunelle, benvenuti n Leggi tutto
PIÙ MATURA " È vero, non è questo che sognavo da bambina, ma ti dirò una cosa: è questo quello che voglio da adulta. " Mi attraeva moltissimo la possibilità di potermi identificare con questa protagonista, provando di conseguenza emozioni amplificate al massimo. Ida, però, non è riuscita ad entrarmi den Leggi tutto
Posso impegnarmi ed empatizzare quanto voglio, ma non ci siamo. Parliamone meglio, perché credo che le autrici siano mie coetanee e si meritano una spiegazione. 1. È incredibile veicolare ancora il messaggio che il lavoro in agenzia, per l'ambito comunicativo, sia il ripiego comodo di tutti gli umanis Leggi tutto
Il libro è ricchissimo di riferimenti a Milano, ai suoi locali e ai suoi punti di riferimento e l’identificazione in una 25enne stagista precaria laureata in materie umanistiche è stata molto più facile di quanto avrei voluto. Nonostante questo forte effetto di realtà (quasi straniante leggere di lu Leggi tutto
All'inizio del romanzo non facevo che pensare a quanto fosse pieno di cliché sui milanesi e la vita a Milano, ma poi, andando avanti con la lettura, finalmente è emerso un elemento interessante: la mediocrità che a volte caratterizza il mondo del lavoro italiano. Descrive bene la condizione degli st Leggi tutto
Un libro che non riesco molto a giudicare. Ho super apprezzato l’argomento: la vita di una ragazza laureata che si trova a lavorare come copywriter in stage in un’agenzia di comunicazione a Milano (per altro un mio sogno nel cassetto post laurea). Purtroppo il libro si svolge prevalentemente nel suo Leggi tutto
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com Ida ha venticinque anni, è abruzzese ma vive a Milano dove ha frequentato la facoltà di lettere e un master in sceneggiatura. Finalmente, dopo tanto peregrinare, ha un lavoro “vero”: stagista presso un’agenzia di comunicazione. Peccato, pe Leggi tutto
Tema importante, trattato malissimo. Ida non é altro che la versione italiana di Rory Gilmore: piena di sé, sempre pronta a lamentarsi e a incolpare gli altri, incapace di fare qualcosa per cambiare la situazione. Si trova incastrata in un lavoro che non solo non le piace, ma lo disprezza, rimarcandol Leggi tutto
Ida, venticinquenne abruzzese trapiantata a Milano e laureata in sceneggiatura, viene assunta come coprywriter stagista presso un'agenzia chiama Meeto. Per lei che sognava di lavorare nel cinema non è il posto tanto agognato, e l'avversione dei colleghi, che non l'invitano nemmeno a pranzo con loro, Leggi tutto