Il romanzo di Fabio Geda, un esordio a quattro mani (tragicomico e anti-consolatorio) su cosa significa diventare adulti, un saggio sui millennial scritto in modo spaesante e dissacrante: ecco tre nuovi libri che affrontano i problemi di una generazione ma che riguardano temi universali che toccano ciascuno di noi, a prescindere dal momento della vita in cui ci troviamo

Quando si è adulti, a volte, ci si dimentica cosa significa crescere. Cosa vuol dire dover affrontare problemi, sfide e prove; cosa comporta doversi sempre dimostrare all’altezza; cosa si prova a vedere i propri sogni cambiare, trasformarsi, allontanarsi dalla loro idea iniziale.

Certo, non per tutti è così. Anche perché, quando si diventa adulti, lo si scopre immediatamente: di crescere non si smette mai, come non si smette di dover superare ostacoli e ridimensionare le proprie aspettative. In fondo, “diventare grandi” non è un traguardo o una meta a cui si arriva a una determinata età.

Per questo, i romanzi che vi proponiamo in questa breve selezione sono rivolti a lettrici e lettori appartenenti a ogni generazione: affrontano problemi relativi ai più giovani, ma riguardano temi universali che toccano ciascuno di noi, a prescindere dal momento della vita in cui ci troviamo.

Non è questo che sognavo da bambina

Non è questo che sognavo da bambina

Autrici: Sara Canfailla e Jolanda Di Virgilio (qui i loro articoli a quattro mani per ilLibraio.it), autrici al loro esordio, si sono conosciute alla Scuola Holden di Torino e ora si occupano di scrittura, social e comunicazione.
Editore: Garzanti.
Genere: romanzo di formazione generazionale, su cosa significa diventare adulti oggi.
Pagine: 288.
Trama: in una Milano iperfrenetica, fatta di aperitivi, inglesismi e apparenza, si srotola la storia di Ida, giovane fuori sede che ha appena iniziato uno stage in una grande e importante agenzia di comunicazione. Niente di quel mondo sembra adatto a lei, che sognava di scrivere e di lavorare come sceneggiatrice. Ma tant’è: questo è quello che deve accettare se vuole cominciare a vivere una vita “da adulta”. Mette da parte i suoi progetti e le sue aspettative per fare spazio a una nuova versione di sé, più simile a quella città e a tutti coloro che la abitano. Ma è davvero quello che vuole?
Consigliato a… chi non si sente mai arrivato. Chi ha lasciato i propri sogni addormentati in un cassetto e pensa che sia arrivato il momento di guardarli di nuovo negli occhi, per vedere cosa sono diventati.
Cosa ci è piaciuto di più: lo stile tragicomico e anti-consolatorio che emerge principalmente dalle mail che la protagonista invia alla sua amica per raccontarle tutto delle sue giornate: capi ambigui, colleghi scontrosi, compiti ingrati, sbronze devastanti e sciagure sentimentali.

L’esatta sequenza dei gesti

Copertina del libro l'esatta sequenza dei gesti

Autore: Fabio Geda, torinese classe ’72, si è occupato per anni di disagio giovanile, scrivendo libri a riguardo e collaborando con diverse testate circa i temi del crescere e dell’educare. Tra i suoi libri più celebri, Nel mare ci sono i coccodrilli, Se la vita che salvi è la tua e la serie per ragazzi Berlin.
Editore: Einaudi.
Genere: romanzo di formazione.
Pagine: 237.
Trama: protagonista di questa storia, pubblicata nel 2008 e che ora torna in una nuova edizione, è Marta, una ragazza di dodici anni che dimostra più dell’età che ha. Sarà perché la vita l’ha costretta a crescere troppo in fretta: un padre che l’ha abbandonata, una madre che beve, tre fratelli sulle sue spalle. Quando arriva in comunità incontra Corrado, sedici anni, anche lui con un passato duro alle spalle. Tra rabbie, delusioni e piccole felicità le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle di Elisa, di Ascanio e degli altri educatori che si occupano di loro. Fino a quando Marta e Corrado decidono di prendere in mano il proprio destino.
Consigliato a… chi si sente solo e ha bisogno di storie che lo possano aiutare a guardare la vita con entusiasmo e stupore.
Cosa ci è piaciuto di più: la capacità dello scrittore di portare luce su un mondo di cui si ignora l’esistenza, senza scadere in sentimentalismi o pietismi, anzi: ricorrendo a una prosa asciutta, tesa e concreta, Geda ci racconta la fatica di diventare grandi in un mondo di adulti imperfetti.

Kissless – Generazioni in gabbia

Kissless Brando Barbieri

Autore: Brando Bertrand Barbieri, milanese classe ’96, ha lavorato nel campo della moda, del marketing e della scrittura.
Editore: Salani.
Genere: un saggio sui millennial scritto da uno di loro, in cerca di risposte in un presente spaesante.
Pagine: 288.
Trama: al centro di questo libro ci sono tre generazioni: X, Y e Z. Generazioni abituate ai social, ai sorrisi, ai filtri, alla disinvoltura, alla rabbia scagliata indistintamente contro boomer e coetanei. Sfrontatezza e nichilismo sembrano le loro parole d’ordine, ma anche sincerità e schiettezza. In un continuo richiamo al mondo classico, l’autore smaschera la paura e il senso di inadeguatezza che muovono i giovani di oggi davanti alle sfide di un presente che appare privo di punti di riferimento.
Consigliato a… lettori e lettrici che cercano un ritratto che li rappresenti, uno specchio in cui riflettersi o in cui osservare la propria immagine distorta, per riuscire a comprendere di più il mondo che ci circonda.
Cosa ci è piaciuto di più: lo sguardo pungente e provocatorio con cui l’autore guarda a queste nuove generazioni. Uno sguardo acuto e dissacrante che non risparmia nessuno.

(articolo in collaborazione con Upday)

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