La scrittrice Chiara Parenti racconta la storia della Maria Pacini Fazzi editore, nata nel 1966. È stata proprio la città di Lucca a costituire il punto di partenza per le prime opere

È stata proprio la città a costituire il punto di partenza per le prime opere della casa editrice che porta il suo nome dal 1966. Opere di forte impegno editoriale, centrate sulla storia e sull’arte lucchese. Col tempo il campo d’indagine si è allargato alla Toscana, per arrivare oggi a testi non più esclusivamente connotati dal legame ad un ambito territoriale. Sono nate infatti sezioni e collane di bibliografia, storia della letteratura, sociologia, filosofia, teatro, senza dimenticare i libri di cucina.

Il catalogo generale di Maria Pacini Fazzi editore conta ormai oltre 2600 titoli (anche in ebook), che hanno come comune denominatore la qualità, una qualità che nasce dal gusto di percorrere strade editoriali un po’ fuori da ciò che oggi è comune, e dal piacere di “fabbricare” libri con uno spirito ancora artigianale.

“Non possiamo ignorare la sfida del digitale, ma l’attenzione ai contenuti e alla qualità del prodotto finito restano per noi un obiettivo imprescindibile – commenta Maria Pacini Fazzi – . Oggi nell’editoria si è interrotta una filiera di professionalità che spesso, per contenere i costi, si sommano in un’unica figura. Il prodotto libro prima era una garanzia, oggi invece bisogna sottolineare e puntare sulla qualità per differenziarsi. Solo in questo modo è possibile, nella crisi in cui versa il mercato editoriale, riuscire a intercettare l’attenzione dei lettori”.

Dopo mezzo secolo, con circa 500 volumi in commercio e circa 50 novità all’anno, Maria Pacini Fazzi condivide la gestione della casa editrice che porta il suo nome con l’ultima dei suoi cinque figli, Francesca.

Oggi la casa editrice si trova nel cuore del centro storico, a pochi passi dalla Torre Guinigi, uno dei monumenti simbolo di Lucca. È allestita come un salotto letterario che ben si presta per ospitare eventi culturali e presentazioni di libri: una vera finestra aperta sulla città. “Vogliamo stare nel cuore di Lucca, tra la gente, saldare ulteriormente il nostro rapporto con la città e con chi ne fruisce: penso ai numerosi turisti che sempre di più vengono in visita”, afferma Francesca Fazzi.

Sono due donne forti e meravigliose, Maria e Francesca, e io ho avuto la fortuna di lavorare nella loro casa editrice per qualche anno. Credo sia stato lì che è esploso il mio amore per i libri e non poteva essere altrimenti perché  la loro passione è contagiosa.

Mezzo secolo di storia

La Pacini Fazzi editore inaugura la propria attività il 15 gennaio 1966 con l’edizione del volume di Italo Pizzi, Un Viandante con Prefazione di Guglielmo Petroni e illustrazioni di Antonio Possenti. Il fitto programma editoriale, decisamente orientato verso la narrativa, si articola in una corposa serie di volumi e di autori di punta nel panorama letterario di quegli anni.

Da un lato la prima traduzione italiana di romanzi di autori belgi in lingua francese in collaborazione con il Ministero della Cultura e dell’Educazione Nazionale del governo belga (Constant Beaurniaux, Marcel Thiry, Marianne Piérson Pierard, autrice che vede la stessa Maria Pacini in qualità di traduttrice dal francese), dall’altro scrittori e critici italiani di alto valore (Mario La Cava, Leònida Repaci, Rosso di San Secondo, Marcello Venturoli, Aldo Capasso, Leone Sbrana) e volumi di critica letteraria (D’Annunzio verso l’ombra; Personaggi e opere della Letteratura).

Nella prima metà degli anni ’70 all’edizione di saggi e romanzi, strettamente legati all’allora emergente “Premio Viareggio” e alla figura del suo fondatore Leònida Repaci, si affianca l’ampia valorizzazione e rivalutazione del patrimonio culturale, storico e artistico locale.

Tra il 1975 e il 1985 il catalogo Maria Pacini Fazzi editore si apre alle firme di studiosi oggi affermati e allora emergenti.

Francesca Fazzi, comproprietaria con la madre Maria della casa editrice, inizia la propria attività subito dopo la Laurea in Lettere conseguita nel 1987. Nascono in questi primi anni per sua iniziativa prestigiose collaborazioni con Università ed Istituzioni Culturali (Università di Pisa; Scuola Normale Superiore; Dams di Torino; Università di Trento; Fondazione Primo Conti) con le quali sono nati volumi e Collane ancora attive.

Nasce nel 1996 la Rivista “Rara Volumina”. Semestrale dedicato all’editoria di pregio e al libro illustrato che, diretto da Marco Paoli, coadiuvato da un prestigioso comitato scientifico, si impone come una delle testate più autorevoli nel settore della bibliofilia.

Nel 1997 Maria Pacini Fazzi è nominata Commendatore della Repubblica Italiana.

A fianco dei tradizionali settori di arte e storia (il catalogo “lucchese” dell’editore Pacini Fazzi si struttura oggi in oltre 10 collane fra le quali “Cultura e storia lucchese”; “La città e la memoria”; “Tradizioni popolari”; “L’Albero di Ruskin”; “Biblioteca lucchese”, che continuano ad alimentarsi con sempre nuove uscite), la casa editrice continua a editare prestigiose monografie dedicate agli aspetti più significativi della storia e dell’arte.

La sezione dedicata alla gastronomia ha nel catalogo Pacini Fazzi un’importanza via via crescente. A fianco della popolare collana “I mangiari” che conquista con gli oltre 80 titoli e le numerose uscite annuali, importanti spazi distributivi, sia in libreria che nella grande distribuzione, numerose sono le monografie fra le quali ricordiamo il volume di Carla Camporesi e Barbara Golini, Dall’arte dei Medici alla tavola quotidiana che, uscito in due edizioni una in italiano l’altra in inglese ha ottenuto il “The 2000 World Cookbook Award” e il prezioso volume Ricette del Principe Paolo Borghese che intende inaugurare una specifica collana che indaga i rapporti fra cultura gastronomica e gusto del bel vivere.

Le Italiane

Nasce in occasione del 50° anniversario di fondazione della casa editrice “Italiane”, collana di biografie diretta da Nadia Verdile per scoprire le tante donne che hanno fatto grande l’Italia. La collana fu tenuta a battesimo nel 2016, alla Camera dei Deputati, dal direttore della Treccani Massimo Bray e dalla giornalista Ritanna Armeni. Alla prima terna che raccontava le vite di Cristina Trivulzio, Grazia Deledda e Nilde Jotti, si affiancano oggi le biografie di Gianna Manzini, Lina Merlin, Sara Simeoni e Maria Eletta Martini scritte rispettivamente da Nadia Verdile, Laura Cesarano Jouakim, Sarina Biraghi e Rosa Russo Jervolino.

“La Collana – spiega Verdile, la direttrice – è nata con l’obiettivo di restituire visibilità e attenzione a quelle donne che hanno lasciato impronte nel corso della storia e che la storia ha collocato nelle periferie della narrazione. Calchi di umanità sui sentieri della vita dove la consuetudine e il pregiudizio hanno cancellato, come onde, la loro presenza. L’attenzione di Maria Pacini e Francesca Fazzi è un segno chiaro di impegno e di dedizione alla diffusione e alla crescita della cultura e della cultura di genere”. Questa Collana si distingue per la cura dei testi, il rigore della scrittura che però resta agile e accattivante, il piccolo formato e il piccolo prezzo con l’obiettivo di incentivare la lettura e il desiderio di conoscenza, soprattutto nelle giovani donne. Storie passate ma anche contemporanee come nel caso di Sara Simeoni, primatista mondiale, medaglia olimpica e icona dello sport femminile.

Centrale, nella collana, è la pubblicazione dedicata  alla lucchese Maria Eletta Martini la cui memoria biografica è stata tracciata da un’altra grande italiana, Rosa Russo Jervolino, prima donna a rivestire in Europa la carica di Ministra dell’interno, parlamentare, senatrice, due volte sindaca di Napoli. Una biografia che è ricordo affettuoso di un’amica con la quale tante sono state le battaglie condivise per la riscrittura del nuovo diritto di famiglia; battaglie per la dignità della donna fatte in anni difficili. Un racconto breve ed intenso che ripercorre i rapporti tra Maria Eletta e il CIF, il Volontariato «la Martini – scrive Jervolino – è il Volontariato», il Parlamento, la D.C., ma anche la famiglia, il padre Ferdinando, figura di spicco nella vita pubblica non solo cittadina, certo importantissimo nella vita di Maria Eletta.

“Sentiamo – spiegano Maria Pacini e Francesca Fazzi – di dire ancora un grazie a Maria Eletta Martini, a lei va, da donne, prima di tutto, il nostro riconoscimento per essere stata esempio di impegno e dedizione; da lucchesi ne portiamo l’orgoglio dell’appartenenza perché le sue battaglie politiche, civili e sociali hanno dato lustro alla nostra città rendendola la patria del volontariato”.

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Una nuova camelia per la signora dell’editoria lucchese

C’è una camelia oggi che porta il nome di Maria Pacini Fazzi. La Lucchesia è ormai famosa per la pianta del tè e nell’ambito della manifestazione Verdemura dell’aprile scorso, è stata presentata una nuova camelia creata dal Vivaio Rhododendron di San Ginese di Compito che è stata dedicata proprio alla nota editrice lucchese Maria Pacini Fazzi, come riconoscimento per il ruolo centrale al servizio della cultura che ha svolto con la sua casa editrice in 50 anni di attività. La varietà di camelia che porterà il suo nome ha portamento eretto, si sviluppa bene in altezza e in primavera produce una ricca fioritura rosa acceso. Grintosa ed elegante, proprio come lei.

Numerosi e importanti i riconoscimenti conferiti nel corso della sua lunga carriera a Maria Pacini Fazzi per l’impegno a favore della cultura. L’ultimo è del 2 giugno scorso, in occasione della ricorrenza del 70° anniversario del voto alle donne, quando il Prefetto di Lucca Giovanna Cagliostro, insieme al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno Domenico Manzione e al Senatore Andrea Marcucci, Presidente della Commissione Permanente Istruzione Pubblica e Beni Culturali, ha consegnato a Maria Pacini Fazzi una targa “a titolo di riconoscimento per l’impegno a favore della cultura e per l’affermazione del ruolo delle donne nella costruzione della democrazia nel nostro Paese”.

L’AUTRICE E IL SUO ULTIMO LIBRO – Luna è stata delusa dall’amore e non crede più che le pietre possano aiutare le persone. Sarà solo grazie al nonno, capace di insegnarle nuovamente che per ognuno esiste una pietra che può donare la felicità, che riuscirà ad affrontare il ritorno improvviso di Leonardo, l’uomo della sua vita…
La voce nascosta delle Pietre (Garzanti) è il romanzo “cartaceo” d’esordio della giornalista Chiara Parenti, classe 1980, già autrice di tre romanzi ebook per la collana Youfeel di Rizzoli: Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito), Con un poco di zucchero e L’importanza di chiamarsi Cristian Grei.

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