In un momento non facile per il mercato librario italiano, una notizia che va in controtendenza. IlLibraio.it ha intervistato i fondatori, che per la prima volta parlano del progetto: “Per chi da anni lavora nell’editoria, è evidente che il momento che stiamo vivendo libera opportunità importanti di posizionamento sul mercato e di crescita”. E sull’innovativa struttura del catalogo…

Mentre, causa calo generale del mercato librario, non poche (piccole) realtà editoriali italiane chiudono o sospendono la produzione, arriva una notizia che va in controtendenza: a Milano sta infatti per debuttare una nuova casa editrice indipendente, NN. A presiederla, Eugenia Dubini. Nella “squadra” anche Gaia Mazzolini (responsabile editoriale), Alberto Ibba (amministratore), Edoardo Caizzi (responsabile commerciale) e Alex Pietrogiacomi (responsabile comunicazione). Quanto al nome scelto per questo nuovo progetto, come si legge sul sito nneditore.it NN deriva dal latino nomen nescio (“nome sconosciuto”), la sigla che veniva utilizzata per marchiare i figli di padre ignoto, i figli di nessuno, gli orfani.

Ma cosa ha spinto i fondatori a cominciare quest’avventura certo non priva di rischi? IlLibraio.it lo ha chiesto a Dubini e Ibba, che per la prima volta hanno parlato pubblicamente del progetto. “La crisi riguarda tutto il Paese e da sempre porta con sé anche opportunità di cambiamento e rinnovamento. Per chi da anni lavora nell’editoria, è evidente che il momento che stiamo vivendo libera opportunità importanti di posizionamento sul mercato e di crescita, soprattutto se si entra nello scenario con una struttura snella e flessibile, aperta a cogliere segnali di trasformazione di prodotto, di formula e di mercato. Inoltre, riteniamo che oggi occuparsi di identità nel contemporaneo sia un’esigenza culturale urgente. Per questo NN sarà una casa editrice aperta, laboratorio di idee e progettualità, attenta a qualità, ricerca e innovazione”.

Quanto al programma editoriale, ci anticipano che le prime uscite arriveranno in libreria a marzo (da subito anche in e-book). “La grande innovazione di cui NN si fa portatore è la struttura del catalogo. I nostri libri saranno articolati in ‘serie’, e non in tradizionali collane classificate per genere letterario. Ciascun titolo farà in questo senso parte di uno specifico progetto editoriale, autonomo e identitario”.

Ma entriamo nei dettagli di questo modello: “Dalla ricerca editoriale più ‘classica’ di titoli forti, singolari e unici che andranno a costituire percorsi di lettura attorno a precise parole chiave: come nel caso del pluripremiato Kent Haruf, di cui pubblicheremo la Trilogia della Pianura, che ruota intorno a sentimenti forti come la rabbia, la fedeltà, la pietà o la vergogna. O il caso di Jenny Offill e del suo Sembrava la felicità (paragonata dal critico James Wood alla nostra Elena Ferrante), che con il ritratto di una donna, apre una riflessione sui misteri dell’intimità di coppia, della fiducia, della felicità e dell’amore. Allo sviluppo di serialità antologica o episodica che richiami apertamente alla fidelizzazione di un lettore già fruitore televisivo e cinematografico”. A loro, ad esempio, “è rivolta la serie ViceVersa curata da Gian Luca Favetto, che propone un ragionamento sui sette vizi capitali e le sette virtù nel contemporaneo. Romanzi brevi, di calviniana memoria, scritti da autori italiani già conosciuti e apprezzati come, ad esempio, Rosa Mogliasso, Antonella Cilento, Elisabetta Bucciarelli e Tommaso Pincio“. Staremo a vedere come i lettori accoglieranno questo nuovo “laboratorio”.

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