È morto a Roma a 84 anni Tullio De Mauro, ex ministro dell’Istruzione, grande linguista, docente universitario, presidente della Fondazione Bellonci (che promuove l’ambito Premio Strega) e autore di molti libri

È morto a Roma, a 84 anni, Tullio De Mauro, tra le figure più rilevanti del panorama culturale italiano. Ex ministro dell’Istruzione, grande linguista, docente universitario, presidente della Fondazione Bellonci (che promuove l’ambito Premio Strega), De Mauro era nato a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932.

Autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, De Mauro, come ricorda Wikipedia, ha insegnato Linguistica generale e ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Lettere e Filosofia e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici Linguistici e Letterari nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università la Sapienza di Roma, facoltà che ha contribuito a fondare, insieme ad Alberto Asor Rosa.

Tullio De Mauro, persona di rara intelligenza, gentilezza e ironia, era fratello minore di Mauro De Mauro, giornalista de l’Ora di Palermo rapito e ucciso dalla mafia nel settembre 1970, e padre di Giovanni De Mauro, direttore di Internazionale.

Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, a caldo ha commentato sulla sua pagina Facebook: “Senza parole per la morte di Tullio De Mauro. Un gigante della cultura e un maestro per generazioni di studenti. Per me anche di vita”.

De Mauro si è molto battuto per la promozione della lettura e per l’attenzione per l’istruzione scolastica.

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Le sue opere principali (fonte Wikipedia)

Storia linguistica dell’Italia unita (prima edizione 1963, Laterza)
Introduzione alla semantica (prima edizione 1965, Laterza)
Introduzione, traduzione e commento del Corso di linguistica generale di Ferdinand de Saussure (prima edizione 1967, Laterza; dal 1972 l’apparato di De Mauro correda l’edizione originale francese)
Senso e significato (raccolta di saggi, 1971, Adriatica, Bari)
Ludwig Wittgenstein: his Place in the Development of Semantics (1966, Dordrecht)
Parlare italiano (1973)
Scuola e linguaggio (1977, 1978)
Guida all’uso delle parole (prima edizione 1980, Editori Riuniti)
Minisemantica (prima edizione 1982, Laterza)
Capire le parole (raccolta di saggi, prima edizione 1994, Laterza)
Direzione del Grande Dizionario Italiano dell’Uso, 6 voll. (1999, Utet)
Prima lezione sul linguaggio (2002, Laterza)
La cultura degli italiani a cura di Francesco Erbani (2004, Laterza)
La fabbrica delle parole (2005, Utet)
Introduzione, traduzione e commento degli Scritti inediti di linguistica generale di Ferdinand de Saussure (2005, Laterza)
Parole di giorni lontani (2006, il Mulino)
Lezioni di linguistica teorica (2008, Laterza)
In principio c’era la parola? (2009, Il Mulino)
Parole di giorni un po’ meno lontani (2012, il Mulino)
La lingua batte dove il dente duole (2013, Laterza; scritto con Andrea Camilleri)
Storia linguistica dell’Italia repubblicana. Dal 1946 ai nostri giorni (2014, Laterza)
In Europa son già centotré. Troppe lingue per una democrazia? (2014, Laterza)

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