“L’amore è cieco” del pluripremiato William Boyd racconta la storia tra un giovane accordatore di pianoforti e una misteriosa ragazza dallo sguardo magnetico. Sullo sfondo del Novecento, mentre l’incubo della tubercolosi terrorizza l’Europa intera, il romanzo intreccia una trama raffinata, che ci fa conoscere un protagonista tanto affascinante e ambizioso quanto modello di fedeltà e lealtà… – L’approfondimento

Una passione può avere la precedenza su tutto il resto? Questa domanda risuona per le quattrocentoquarantuno pagine del nuovo romanzo del pluripremiato William Boyd, L’amore è cieco (Neri Pozza, traduzione di Laura Prandino). Ma la passione di Brodie Moncur citata nel sottotitolo non allude solo al sentimento – fortissimo, soverchiante, irrazionale – per la bella soprano Lydia Blum, “Lika”, ma anche alla dedizione totale del protagonista per la musica. 

Nelle prime pagine, leggiamo che nel 1906 Brodie si troverà a Port Blair, nelle isole Andamane, ma per scoprire cosa lo ha portato dall’altra parte del mondo dobbiamo tornare indietro, nella nebbiosa Edimburgo del 1894. È in quell’anno, infatti, che la vita di Brodie cambia per sempre, a partire dalla proposta del suo datore di lavoro di lasciare la Scozia per aiutare la ditta di pianoforti Channon & Co. a sfondare anche a Parigi. In teoria, Brodie è solo un accordatore, ma in realtà il talento e il fiuto per gli affari gli fanno venire in mente un’idea di marketing davvero innovativa, a quel tempo quasi impensabile: trovare un pianista famoso che faccia da testimonial (diremmo noi oggi) ai Channon, dietro a un lauto compenso per ogni concerto e alla creazione di uno strumento appositamente realizzato per lui.

amore è cieco

Dopo più tentativi, la proposta viene accettata dal grande pianista irlandese John Kilbarron, un ex bambino prodigio, ora tuttavia sul viale del tramonto. Accanto a lui, la sua amante, la russa Lydia Blum, soprano dalla voce piuttosto esile, per quanto limpida. Ma non è il talento di Lika ad attrarre il protagonista ventiquattrenne: sono la forza magnetica del suo sguardo, il suo corpo quasi da valchiria, i suoi capelli biondissimi… L’attrazione che prova Brodie per la ragazza pare anche essere ricambiata, ma John Kilbarron è l’unica speranza di fortuna per la Channon & Co., e per di più suo fratello Malachi Kilbarron è sempre attorno, come un falco pronto a gettarsi sulla preda. Ma la preda, non si capisce bene chi sia, se Brodie o Lika.

Mentre la musica risuona dentro e fuori le sale teatrali, mentre Brodie accorda pianoforti stonati, il Novecento è ormai alle porte, e il sentimento divampa in una passione incontenibile e rovinosa. Questo porta a grandi segreti, sotterfugi pur di scambiarsi un bacio, stanze d’albergo prenotate sotto falso nome, cercando di sfuggire allo sguardo indagatore di Malachi e alle furie imprevedibili di John. Lika è tanto passionale e sfrontata quanto misteriosa: se Brodie mette a nudo il suo carattere e il suo passato, tacendo semmai i dettagli più dolorosi del suo rapporto turbolento col padre, la donna è invece silenziosa, allude a un’adolescenza difficile, fatta di sacrifici e compromessi pur di cantare, ma la sua riservatezza è sempre mantenuta, a costo di farsi conoscere tardi dall’amante (e dal lettore). 

Presto la situazione precipita, come nella più classica delle storie d’amore, portandosi dietro anche la carriera di Brodie, che sarà costretto a fuggire per l’Europa, portando con sé il peso della sua solitudine e l’incubo della tubercolosi, due terribili spade di Damocle che pendono sopra la sua testa ancora colma di sogni. 

I dodici anni narrati da William Boyd ci traghettano verso la vita moderna del Novecento, registrano i cambiamenti di gusto in ambito musicale, le automobili che sfrecciano rimpiazzando via via cavalli e carrozze, mentre il mal sottile miete vittime per tutta l’Europa. Parigi, San Pietroburgo, Edimburgo, Nizza, Trieste sono solo alcune delle tappe che vedranno Brodie farsi viaggiatore esperto e in fuga dai fantasmi del passato, costantemente devoto e speranzoso di essere raggiunto almeno per qualche ora d’amore dall’indimenticabile Lika. E viene da chiedersi più volte se Lika si meriti tanta devozione, ma l’amore è cieco, e non bastano le avveniristiche lenti bifocali di Brodie per veder meglio le tante verità che rifrange Lika. 

Amore, desiderio di riscatto e soprattutto il suono del pianoforte si intrecciano nella trama di questo romanzo raffinato, che ci fa conoscere un protagonista tanto affascinante e ambizioso quanto modello di fedeltà e lealtà. 

 

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