Tra ricordi, storie e aneddoti realmente accaduti, “Cronache dal Paradiso” di Serena Dandini racconta come ognuno cerchi un paradiso in terra…

Alla parola “paradiso”, ognuno di noi accosta immediatamente visioni, ricordi, profumi, fantasie: c’è chi la collegherà alla metafisica e alle Scritture; per altri avrà un’accezione personale e laica. Per Serena Dandini, con Cronache dal Paradiso (Einaudi), il Paradiso inizia in una villa nella campagna viterbese, da sempre associata ai ricordi familiari più vividi.

Un po’ ammantata di nostalgia, un po’ idolatrata come ciò che non c’è più, un po’ sognata perché la casa è attualmente in vendita, la villa di famiglia conserva episodi trasfigurati dalla memoria. Pomeriggi assolati con scarabei cangianti, incursioni sgradite nel pollaio, abbracci che odorano di cipria sono solo alcune delle tante microstorie che animano il Paradiso laico dell’autrice, in cui l’ironia c’è, ma ammansita da una patina amarcord. Si sa che qualche volta momenti vissuti, in passato, come tutt’altro che piacevoli possono poi essere ricordati con nostalgia.

Cronache dal Paradiso di Serena Dandini

Serena Dandini non desidera, però, limitarsi a scrivere un romanzo autobiografico; al contrario, la dimensione personale si mescola a storie di altri, che hanno cercato l’Eden affrontando viaggi anche molto pericolosi, sfidando la sorte e i pregiudizi, mettendo alla prova se stessi. Perché, in effetti, i secoli possono cambiare la nostra idea di Paradiso, ma non riusciranno a scalfire la ricerca inesausta di un posto migliore, che sia in cielo o in terra:

C’è chi cerca il Paradiso nel tempo passato, chi confida speranzoso nell’aldilà o chi, con più tenacia, vuole raggiungerlo a tutti i costi sulla Terra. E anche se la caccia a questo luogo ideale a volte non è che un trucco messo in atto dalla nostra mente per sopportare l’ostilità del presente, non esiste essere umano che non vagheggi un ‘altrove assolato’ con il magico potere di quietare le proprie ansie. (p. 8)

Dunque, i ricordi di Serena Dandini sono spesso ciò che permette di passare dalla dimensione personale a quella collettiva, dall’immaginario a fatti realmente accaduti. E non c’è storia che non sia curiosa, unica, quasi icastica. Seguiamo esploratori disposti ad affrontare di tutto pur di cercare specie particolari di fiori e piante, come la botanica Jeanne Baret, che ha vissuto su una nave con trecentotrenta marinai fingendosi un uomo, pur di raggiungere luoghi da lei sognati. E cosa dire di Margaret Mee, che ha dedicato letteralmente la vita alla ricerca di una pianta mitologica, il “fiore di luna”? Chi non riesce a trovare un paradiso già pronto, può pensare di crearlo in base alla propria fantasia:

L’El Dorado, Atlantide, Avalon, Iperborea e tanti altri Eden incantati di cui si son perse le tracce sono miraggi un po’ sbiaditi tenuti in vita da un’epica favolistica. Si dubita della loro esistenza, ma rimangono nella nostra memoria collettiva come un riflesso lontano, utile ad alimentare il desiderio mai quietato di un altrove migliore in cui sia possibile essere felici e vivere in armonia. (p. 141)

In campo artistico, viene subito in mente Monet, con un suo progetto ambiziosissimo. Possiamo far rientrare in questa categoria i tanti che hanno provato a concepire una città ideale, tra cui ritroviamo Gaudì o Niemeyer. C’è anche chi, più bizzoso, si fa realizzare una grotta paradisiaca, investendo denaro ed energie alla creazione di «un mondo di cartapesta» (p. 164) artificioso e mai visto prima.

Anche chi prova a concepire un proprio giardino, facendovi crescere piante più o meno esotiche, sta provando a piantare un piccolo angolo di paradiso. Lo sa bene Agatha Christie, nota per la sua passione per il giardinaggio, nonché cultrice di piante potenzialmente velenose. E Dandini stessa non rinuncia alle sue piante per nessuna ragione, nemmeno se ad aspettarla c’è un trasloco problematico.

Tra incursioni nella propria vita e inattese aperture su vicende stravaganti, talvolta persino temerarie, Cronache dal Paradiso di Serena Dandini ci fa sperimentare quanto il Paradiso possa farsi addirittura un’ossessione.

Forse, chissà, questa ricerca è animata dal desiderio di una libertà sconfinata, come libera è quest’opera, che stimola la curiosità dei lettori e porta a riflettere su quanto, in fondo, a ognuno di noi non possa bastare la realtà.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Libri consigliati