“La lettura di Fire and Fury trasmette grande irrequietezza. Non è solo un libro scandalo, è qualcosa su cui riflettere, perché il destino degli Stati Uniti riguarda anche il nostro destino”. Tiziana Ferrario su ilLibraio.it parla del libro del momento, che sta mettendo in grande difficoltà Trump (in uscita in Italia il 13 febbraio per Rizzoli)

Il pdf del libro corre online in un mercato pirata che alcuni dicono essere alimentato addirittura da Al Qaida e Isis desiderosi di svelare a più persone possibili i segreti di Trump e la sua ipotetica instabilità mentale. Era dai tempi di Harry Potter che non si vedevano negli Stati Uniti file cosi lunghe di gente in attesa fuori dalle librerie per acquistare le prime copie di un libro fatto uscire con alcuni giorni d’anticipo. Per Fire and Fury: inside the Trump White House di Michael Wolff edito da Hery Holt & Co, subito balzato in testa alla classifica di Amazon, si è scatenata un’isteria collettiva. Anticipazioni sui giornali ben dosate seguite subito dalla reazione forsennata dello stesso Trump che ha lanciato in rete una raffica di tweets furiosi per quanto riportato nelle 336 pagine. “Non sono intelligente, ha scritto, sono un genio e molto stabile”.

In Fire and Fury ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare del volume un vero fenomeno editoriale. L’autore racconta i suoi diciotto mesi trascorsi su un divano alla Casa Bianca, senza che qualcuno regolasse la sua presenza, chiacchierando e raccogliendo commenti tra le persone più vicine al presidente degli Stati Uniti.

Ci sono i suoi incontri con Trump, smentiti dal presidente con un tweet (“un imbroglione che non ho mai incontrato”) e oltre duecento interviste e confidenze con i suoi collaboratori spesso frustrati, che non sapevano di essere registrati da Wolff. Una “bomba” che ha messo in imbarazzo in molti, primo tra tutti il fedelissimo ideologo di estrema destra Steve Bannon, che ha dovuto scusarsi per le critiche che aveva mosso al figlio di Trump per il suo incontro definito sovversivo e anti-patriottico con alcuni emissari russi alla Trump Tower durante la campagna presidenziale.

Bannon era stato licenziato da Trump qualche mese fa dopo essere stato l’artefice della sua ascesa e uno tra i suoi più stretti collaboratori. Ad alcuni giorni dalla sua uscita il libro continua ad essere al centro degli editoriali sui giornali di tutto il mondo. Ci si interroga sul quadro inquietante che emerge dell’amministrazione Trump, dove la mancanza di esperienza mista all’improvvisazione guidano l’azione di un presidente incontrollabile raccontato a tratti come un bambino capriccioso, spesso non all’altezza del compito che gli è stato affidato dal popolo americano, un idiota affermano alcuni collaboratori.

Un uomo con problemi mentali, come afferma un gruppo di 27 psichiatri in un altro libro dal titolo The dangerous case of Donald Trump. La lettura di Fire and Fury trasmette grande irrequietezza. Non è solo un libro scandalo, è qualcosa su cui riflettere, perché il destino degli Stati Uniti riguarda anche il nostro destino.

L’AUTRICE – Tiziana Ferrario, giornalista, inviata, conduttrice Rai, negli ultimi anni ha vissuto come corrispondente a New York seguendo il passaggio dalla presidenza Obama a quella Trump. Raccontando le tensioni e le divisioni crescenti nel paese, è rimasta colpita dalla ventata di orgoglio emersa tra le donne americane che hanno rialzato la testa chiedendo parità e difesa dei loro diritti, considerati a rischio. Ha voluto descrivere questo fermento nella speranza di rilanciare un dibattito anche in Italia su come le donne, vittime di omicidi, discriminazioni, stereotipi e pregiudizi, potrebbero contare di più se fossero consapevoli del ruolo subalterno a cui sono spesso costrette.

tiziana ferrario

Così, dopo aver documentato per anni come inviata di politica estera guerre e crisi umanitarie dagli angoli più remoti del pianeta, ha deciso di guardare più da vicino a casa nostra sviscerando un tema che sente di estrema urgenza, indicato anche dalle Nazioni unite tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2030:la parità di genere, sfida incompiuta di questo secolo. Ora è in libreria per Chiarelettere con Orgoglio e pregiudizi – Il risveglio delle donne ai tempi di Trump*.

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