Se negli Stati Uniti è servito un racconto (“Cat Person” di Kristen Roupenian) a lacerare il velo di Maya sulla crisi contemporanea di relazioni e sesso insoddisfacenti, in Italia a farlo sono alcuni interessanti graphic novel, che ne parlano senza pudori o ipocrisie… – L’approfondimento

La tradizione erotica a fumetti in Italia non ha paragoni: maestri come Milo Manara, Tanino Liberatore e Crepax già negli anni ‘70 usavano la nona arte per rompere schemi e tabù e mostrare come gli italiani vivessero il loro rapporto (a tratti morboso) con il sesso. Ma per raccontarlo oggi (e raccontare soprattutto le relazioni che lo circondano, oppure l’assenza di esse) è necessario un altro tipo di sguardo, molto più analitico e sentimentale.

I nuovi autori di fumetti approcciano il tema del sesso con un’angolazione spesso distaccata, quasi sociologica, per provare a raccontare quello che succede alla loro generazione in fatto di appuntamenti, app di incontri, sesso con e senza sentimenti, e, solo occasionalmente, l’amore.

COVER LE RAGAZZE NELLO STUDIO DI MUNARI

A partire dalla ristampa di un titolo del 2011, Le ragazze nello studio di Munari il libro-culto di Alessandro Baronciani per Bao Publishing: si tratta del racconto della formazione sentimentale-esistenziale di un giovane libraio di Milano che, come si apprende dall’inizio, intrattiene relazioni con tre ragazze contemporaneamente. Le accoglie nella propria libreria, la quale funge anche da appartamento e rifugio per i suoi incontri, dove vende volumi antichi, ricercati e anche alcuni classici (“Nella mia esperienza di librario, le ragazze che si presentano in libreria chiedendo Dostoevskij sono inconsciamente alla ricerca di un ragazzo. Sono anche quelle che ti lasciano subito il loro numero di cellulare”). Il romantico libraio ha una passione per Bruno Munari, di cui applica il metodo all’approccio con le ragazze (la cosiddetta teoria della creatività, “Da cosa nasce cosa”). “I maschi sono incapaci di chiudere una relazione”, così afferma il protagonista, che naviga in una specie di vuoto esistenziale e cerca di riempirlo con l’attenzione delle tre malcapitate, estetizzando questa condizione di incertezza e irresponsabilità citando titoli e film, tra cui Deserto Rosso di Antonioni e L’uomo che amava le donne di François Truffaut (“Ho sempre sperato di trovare l’amore nella quantità” ripete il protagonista scimmiottando Bertrand).

Limoni di Emanuele Rosso

All’apparenza più pragmatico è l’approccio tenuto da Limoni, graphic novel di Emanuele Rosso (Coconino Press, 2017). Tre ragazzi rimangono chiusi in un ascensore: scoprono di essere diretti alla stessa festa e di frequentare tutti e tre la stessa ragazza. La convivenza in quello spazio ristretto non è destinata a risolversi in breve, trovano quindi il modo di alleggerirla nominando un infinito catalogo di casi sfortunati, come in un Decamerone contemporaneo, licenzioso sì, ma privato di tutto il suo aspetto godereccio.

Si parla di “tipi” che si innamorano con un limone alle feste, di Tinder, del “paradosso del profilattico” e di tanti dettagliatissimi episodi in cui puntualmente capita di immedesimarsi. Uno dei protagonisti, nonché alter ego dell’autore, afferma: “Ci manca una definizione per le non-relazioni moderne, che le parole fanno più paura delle relazioni”, e più avanti aggiunge: “Insomma, siamo condannati a subire la sessualità delle relazioni umane? Pensate solo a quante volte avete valutato una persona secondo dei ‘criteri’ riconducibili a una dimensione sessuale. Tipo sempre? Quasi sempre?”.

Non so chi sei Cristina Portolano

La visione prevalentemente maschile delle relazioni che emerge da questi titoli non è l’unica a venir rappresentata. Non so chi sei della fumettista Cristina Portolano (Rizzoli Lizard, 2017) ha attirato attenzione e generato dibattito. La più grande differenza con le generazioni precedenti è che oggi molti incontri avvengono online e spesso vengono cercati su app come Tinder, e proprio questo nuovo modo di approcciarsi all’altro sesso è al centro del graphic novel in questione, in cui si dà voce all’esperienza femminile. La protagonista esce da una storia importante con una donna e si ritrova single per la prima volta dopo 5 anni: vorrebbe mettersi in gioco, incontrare uomini e fare sesso senza troppo impegno, e la soluzione sembra essere proprio ricorrere a Tinder. Guadagnarsi degli appuntamenti risulta facile. Dopo alcune delusioni iniziali (lo scambio di messaggi con maleducati, misogini o pervertiti), e una volta chiarite le idee, la protagonista in breve tempo riesce a raggiungere il suo obiettivo, uscendo con molti uomini diversi. Le regole sono semplici: non bisogna vergognarsi ed è necessario sospendere il giudizio verso se stessi e gli altri per permettersi di vivere il sesso con gioia, almeno all’inizio. La storia si evolve secondo diverse fasi, che sono i capitoli del libro: entusiasmo, poi dipendenza, infine noia e rifiuto. Per citare la protagonista, “entrare in contatto con qualcuno è diventato solo apparentemente più facile, ma questo supermercato della carne fa sì che poi si trascurino gli affetti reali. La genesi di questo libro è anche uno dei motivi per cui se ne è parlato molto: Portolano è stata tra i primi italiani ad appoggiarsi a Patreon, un portale che permette ad autori e artisti di promuovere il proprio lavoro e trovare sostentamento diretto attraverso i fan. In una nota l’autrice spiega infatti che questo libro è nato inizialmente come un diario intimo raccontato a puntate, ispirato a esperienze reali, ma grazie al contributo dei sostenitori si è potuto trasformare, assumendo un “punto di vista critico e relativizzante su questa tematica attuale”.

Melagrana di Attaccapanni Press

È stata prodotta dal basso, attraverso il crowdfunding, anche l’antologia Melagrana di Attaccapanni Press, che raccoglie 21 racconti erotici a fumetti di altrettanti autori. La particolarità di questa questa collezione è la rappresentazione della diversità dello spettro di orientamenti e generi, che rischia sempre di rimanere poco visibile. Si tratta di un catalogo vivace, che grazie alla pluralità di voci riesce a raccontare pienamente ogni aspetto dell’affettività e del sesso. Certamente c’è spazio per la crisi, ma lo spirito che ne emerge è di una celebrazione delle relazioni e del sesso gioioso, colorato e appagante. Tra gli autori compaiono alcuni esordienti, altri già affermati: Giulio Macaione, Gloria Pizzilli e Flavia Biondi (in libreria anche con La Giusta Mezura, Bao Publishing) sono tra i più noti.

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