“Siete una risorsa immensa per me, per tutti noi prof, abbiamo tanto da imparare osservandovi e ascoltandovi, ogni giorno…”. In vista dell’inizio di un anno scolastico si spera meno difficile dei precedenti, segnati da Dad e pandemia, la toccante lettera di Sandro Marenco, insegnante molto seguito su TikTok, che arriva ora in libreria con “Dillo al prof”: “Siate reattivi. Voi siete la scuola: non subitela, createla…”

Ciao ragazzi,

ci siamo, tra pochi giorni inizierà un nuovo anno da trascorrere insieme. Per qualcuno di voi sarà il primo, per altri l’ultimo. In ogni caso sta per partire un viaggio da vivere appieno coi vostri compagni e con noi prof.

Come in ogni avventura, incontreremo momenti di gioia e altri difficili da superare. Non mi riferisco solamente alle materie che potrete e dovrete studiare, ma soprattutto alle esperienze che la vita ci farà vivere. Non saremo soli, ci sarete voi per noi e noi per voi. Ogni volta che, in questi anni, ho avuto un problema, ho dovuto superare un dolore o godermi un successo, l’ho sempre condiviso con voi. Entrare a scuola, sapere che avrei visto i vostri occhi e sentito i vostri “buongiorno prooof” mi ha sempre dato lo stimolo per andare avanti.

Siete una risorsa immensa per me, per tutti noi prof: abbiamo tanto da imparare osservandovi e ascoltandovi, ogni giorno. Ci date la freschezza, la genuinità, l’astuzia e la leggerezza di cui, noi boomer, abbiamo tanto bisogno. Chi fa l’insegnante non invecchia mai.

Vi auguro di trovare insegnanti che, oltre a essere una fonte da cui voi apprenderete, siano soprattutto educatori, capaci di ascoltarvi con il cuore. Vi auguro di fare questo cammino insieme a persone che sappiano esaltare le vostre capacità e che non si permettano mai nemmeno di insinuare che voi non siete all’altezza, ognuno ha le proprie qualità. Non riuscire in una materia non significa non riuscire in assoluto, ricordatevelo sempre.

Ci saranno i voti, quelli servono, sono richiesti dalla legge, ma sono solo numeri e voi siete molto altro. Il voto di un compito o di un’interrogazione valuta solo e unicamente la vostra performance di quel preciso giorno e momento, mentre voi siete molto di più di quella prova. Voi siete un mondo. Dentro di voi c’è una bellezza che va vista, cercata e valorizzata, se questo non accade non è un problema vostro, rimandatelo al mittente. Non credete a chi vi dice “Tu non capisci niente” o “Lo capirebbe anche un bambino”: il primo a non capire niente è chi vi dice assurdità del genere.

Ai colleghi voglio dire di fare gruppo e di tirare giù tutti quei muri tra di noi; non c’è nulla da proteggere se non i ragazzi. Siamo adulti, diciamoci le cose con sincerità, aiutiamoci. Se vediamo che qualcuno commette un errore fermiamolo in corridoio, prendiamo un caffè insieme e parliamone. Abbiamo tutti da imparare da tutti. Chi ha più esperienza con la classe potrà dare preziosi consigli ai nuovi arrivati; questi non dovranno sentirsi in difetto se riceveranno delle indicazioni perché così accade nelle grandi aziende, perché non può succedere a scuola.

Fare questo lavoro è una fortuna, dovremmo provare a ricordarcelo ogni giorno. Abbiamo la possibilità di formare i prossimi medici, avvocati, ragionieri, estetiste, impiegati, abbiamo la responsabilità di creare il futuro. Non siamo lì per trasferire delle nozioni ma, ai loro occhi, siamo anche un esempio. I ragazzi vedono in noi la giustezza, la serietà, la bontà, la flessibilità, la passione, loro vedono tuto, anche le sfumature più impercettibili. Siamo portatori del mondo degli adulti, creiamo dei ponti intergenerazionali e, infine, lasciatemelo dire: non è statisticamente possibile che il torto sia sempre dalla loro parte…

Da voi, ragazzi, mi aspetto che non siate polemici in maniera sterile, vi voglio maturi, voglio che facciate gruppo tra di voi e con noi: non lasciateci fuori, perché solo insieme possiamo fare un cammino che lasci il segno in ognuno di noi. Se non capite chiedete, se vi annoiamo ditecelo, con garbo ma ditecelo, se non vi sentite a vostro agio con noi fatecelo sapere. Se non avete studiato perché non ne avevate voglia, siate sinceri. Se il voto che vi diamo non vi soddisfa parliamone. Siate reattivi. Voi siete la scuola: non subitela, createla.

Buon anno a tutti, restiamo uniti,

Il prof

sandro marenco dillo al prof

L’AUTORE – Sandro Marenco è un “social prof”, uno speaker radiofonico e un content creator. Ha lavorato per una multinazionale dell’elettronica come marketing manager e, dopo anni in giro per il mondo, ha mollato tutto e ha iniziato a creare per se stesso. Insegna in un liceo scientifico di Alessandria e da marzo 2020 è, grazie a TikTok e a Instagram, un punto di riferimento per tante ragazze e ragazzi. Nel 2021 è stato nominato “Learning Hero”. Qui i suoi articoli scritti per ilLibraio.it.

Ora Salani porta in libreria il suo debutto, Dillo al prof, un volume che nasce dall’esperienza di condivisione dell’autore. Il libro racconta la vicenda (autobiografica) di un uomo senza doti sovrannaturali, ma con una grande disponibilità all’ascolto e alla comprensione degli altri. Di un insegnante speciale, un compagno di scherzi, un amico sempre pronto a offrire il proprio affetto – e a chiedere aiuto, quando sta per crollare lui. Di una persona che passa molto tempo sui social, senza la presunzione di capirli meglio degli altri, e anzi combinando infiniti guai. In ultimo, di un confidente anche per tanti genitori che sanno quanto sia importante dialogare coi loro figli.

Fotografia header: GettyEditorial 01-06-2021

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