Le avventure fiabesche e surreali che vive la protagonista de “Le piccole libertà”, il nuovo romanzo di Lorenza Gentile (che ci porta nell’affascinante atmosfera della celebre libreria parigina Shakespeare & Company), ricordano quelle di “Alice nel Paese delle meraviglie”… – L’approfondimento

Bastano poche pagine per ritrovarsi subito catapultati in un’atmosfera che ha del fiabesco. Il nuovo romanzo di Lorenza Gentile, Le piccole libertà (Feltrinelli), ci trasporta nel mondo di Oliva – sì, senza la I -, una trentenne che, nonostante la giovane età, si sente già intrappolata in una quotidianità che non le appartiene.

Sognatrice e riservata, decisa ma sempre attenta a non ferire i sentimenti altrui, Oliva è pronta al grande passo del matrimonio, a procedere coscienziosamente in modo da non deludere e preoccupare i genitori, a fare i salti mortali per un lavoro che spera un giorno possa darle una prospettiva.

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Nel cuore, però, sorge un interrogativo, sempre più insistente: è davvero questo quello che desidera?

Come nelle migliori fiabe, ci sono domande a cui è il destino stesso a dare una risposta, e in questa storia è la stravagante zia Vivienne – una sorta di Deus ex machina – che interviene con una cartolina contenente un messaggio brevissimo, dopo anni di silenzio:

“Ti aspetto da Shakespeare & Company, vicino a Notre-Dame, il prossimo weekend. A presto, Viv”.

Qui inizia il salto nel buio di Oliva, che – dando per una volta spazio all’ignoto e ai suoi desideri – decide di partire per Parigi, senza immaginare che quello che doveva essere un breve weekend di follia trasformerà la sua vita per sempre.

Di qui cominciano le avventure, l’incontro con la comunità bohémienne della storica libreria Shakespeare & Company, la gioia di sperimentare la pâtisserie francese e il desiderio di trasformarla in una professione, mentre zia Viv continua a negarsi, dandole modo di guardare il mondo da una diversa prospettiva.

Ciò che Oliva trova in questa nuova città, magica per antonomasia, ricorda l’universo colorato e eccentrico di Alice nel Paese delle meraviglie: il suo viaggio è un susseguirsi di incontri, di situazioni surreali, di personaggi che non fanno altro che incitare la protagonista a guardarsi dentro per trovare il coraggio di percorrere la propria strada.

Perché, se il mondo variopinto creato dall’autrice ha del surreale, il messaggio che vuole trasmetterci ha la concretezza disarmante del libero arbitrio. È un invito a ricordarci che questa vita, l’unica che abbiamo, è solo nostra, e la cosa migliore che possiamo fare è renderle omaggio senza procrastinare, senza preoccuparci troppo delle convenzioni, chiedendoci piuttosto cosa ci rende felici.

E, una volta scoperto, ci basti sapere che non servono grandi rivoluzioni: è sufficiente un piccolo passo al giorno per rendere possibile tutto ciò, perché “Ci sono piccole libertà che ci cambiano per sempre. Perché tante piccole libertà ne fanno una grande”.

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