“Perdonare significa liberarsi dalle zavorre del passato…”. Valérie Tong Cuong, autrice di “Perdonabile, Imperdonabile”, riflette sul concetto di perdono: “E’ un tema che riguarda tutti… sono convinta che in ogni famiglia ci siano cose da perdonare e da farsi perdonare…”

In un pomeriggio d’estate, Milo, dodici anni, corre con la sua bici lungo una strada di campagna. Una discesa ripida, una curva e il ragazzo cade. Il destino non fa sconti, quando si tratta di mettere le persone di fronte a se stesse; l’imprevisto squarcia i legami familiari, ribalta le convenzioni che nel tempo hanno intrappolato, soffocato i sentimenti, rendendo l’amore un concetto astratto e vuoto che non si traduce né negli atti né nei pensieri. Denudati davanti alla durezza della realtà, genitori e figli, nonni e fratelli, sono costretti ad affrontare l’enormità delle proprie mancanze. Riusciranno a perdonarsi e a volersi bene?

E’ la trama del nuovo romanzo di Valérie Tong Cuong, Perdonabile, imperdonabile (Salani). La scrittrice è nata in una banlieue parigina (il cognome vietnamita è del marito) e ha studiato letteratura e scienze politiche all’università. Ha lavorato otto anni nella comunicazione, e poi si è dedicata interamente alla scrittura (romanzi, racconti, sceneggiature) e alla musica. Il suo libro precedente pubblicato in Italia è L’Atelier dei miracoli.

L’autrice, in occasione dell’uscita di Perdonabile, imperdonabileper ilLibraio.it propone una serie di riflessioni sul tema del perdono..

Credo che il perdono sia il più grande regalo che un essere umano possa fare a se stesso e agli altri. Si tratta di uno strumento utilissimo e allo stesso tempo molto difficile da usare perché perdonare richiede molto tempo e coraggio. 

Perdonare significa liberarsi dalle zavorre del passato.

Perdonare è un regalo che si fa a se stessi e che ci dona un senso di leggerezza e di liberazione, una vera e propria pace interiore quando si accetta che la ferita che ci è stata inferta torni nel passato. Sono giunta a un momento della mia vita in cui ho capito di poter perdonare.

Per me, inoltre, perdonare ha significato raggiungere uno stato di grazia.

Le ferite subite rappresentano infatti una zavorra che ci limita in ogni movimento. Solo chi è ferito può trovare in se stesso la forza per decidere di perdonare. 

Il tema del perdono riguarda tutti e ho voluto condividere con i miei lettori questa mia scoperta e poiché sono convinta che in ogni famiglia ci siano cose da perdonare e da farsi perdonare, ho deciso di descrivere le dinamiche legate alla sofferenza e al perdono che si nascondono in diverse generazioni.

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