Il pluripremiato Shaun Tan, già vincitore di un Premio Oscar nel 2011 per il suo corto animato “The Lost Things”, è tornato in libreria con “Piccole storie dal centro”, libro illustrato che si è già aggiudicato il premio Kate Greenway Medal 2020. Negli angoli nascosti delle sue città si rifugiano paradigmi travestiti da animali, creature uniche capaci di illuminare il buio della quotidianità. La natura umana è messa su un palcoscenico di colori, dove gli animali sono l’unica guida per aiutarci in una comprensione che troppo spesso ci sfugge – L’approfondimento

“E come risposta, le farfalle vennero a noi, scendendo da altezze vertiginose come fiori di primavera di ogni colore e motivo concepibili. […] Eravamo in piedi immobili, spalla contro spalla, in attesa della benedizione quasi senza peso dei minuscoli insetti”.

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Illustrazione di “Piccole storie dal centro” di Shaun Tan

Ci passano accanto, e non ce ne accorgiamo. Un cinguettio, un cicalio, un miagolio, un abbaiare di troppo. Mettiamo passi uno dietro l’altro pensando che il mondo sia il nostro unico contenitore, e che gli animali siano una delle tante casualità. Andiamo di fretta, corriamo, riempiamo il tempo, mentre intorno a noi gli altri abitanti della Terra si muovono a modo loro, più o meno incuranti della nostra presenza.

Piccole storie dal centro (Tunué, traduzione di Omar Martini) è una finestra su quei percorsi, è il momento esatto di una giornata di pioggia in cui il canto di un passero riesce a infiltrarsi nella nube metallica dei nostri pensieri, il secondo in cui ci ricordiamo di non essere soli. Noi scimmie con i vestiti, loro diversi, meravigliosi e lontani.

Piccole storie dal centro

Copertina del libro illustrato “Piccole storie dal centro” di Shaun Tan

Shaun Tan riesce a richiamare con le sue illustrazioni la meraviglia di creature piccole, o molto grandi, le mette su un palcoscenico, conferisce loro una dimensione che rompe la scenografia della nostra normalità. Perché solo quando un’orca vola nel cielo riusciamo a darle sufficiente importanza; c’è bisogno di lumache giganti che si amano agli angoli della strada, per renderci conto che il nostro mondo di velocità non le tocca, che ci lascia soli, fuori da quell’amore lento.

Piccole storie dal centro lumache

Illustrazione di Shaun Tan

I suoi racconti illustrati sono una finestra su angoli di città immaginari in cui gli animali sono i protagonisti. Ma il confronto, lo spettacolo di quegli attori straordinari, serve ancora una volta a noi umani per uscire dalla nostra sfera di superiorità.

Ci sono insegnamenti nascosti anche nelle farfalle, anche se presi dal ritmo dell’umanità non siamo in grado di coglierli; per questo, per rompere gli schemi delle prigioni fatte di tempo, l’autore rende gli animali coloratissimi, giganti e imponenti: sono un veto alla nostra quotidiana ritualità, un modo di rendersi presenti alla nostra solita distrazione.

Piccole storie dal centro orca

Illustrazione di “Piccole storie dal centro”

L’autore utilizza le parole e le mischia ai colori per rendere vivide le immagini, in modo da farle apparire ancora più potenti. Le storie di quegli spazi segreti delle città si imprimono così nella nostra mente e ci ricordano che la gentilezza è l’unica arma capace di salvarci, perché il mondo, seppur diverso, andrà avanti, dimenticando certe scimmie bipedi con i vestiti.

Shaun Tan, nato nel 1974, è un artista, scrittore e regista australiano. Ha studiato per diventare un genetista. Ha sempre apprezzato la chimica, la fisica, la storia e la letteratura. Durante i suoi studi, però, ha deciso di lasciare l’università per dedicarsi all’arte.

Per lo stesso editore ha pubblicato:

  • L’approdo, un toccante silent-book sul tema della migrazione che parla di la perdita e di speranza;
  • Cicala, un racconto sul senso della vita e sulle priorità dell’esistenza, un percorso che parla della difficoltà di sbocciare in un ambiente difficile;
  • L’albero rosso, un libro illustrato che racconta il senso di vuoto, la malinconia e la paura per il mondo visto dagli occhi di una;
  • I conigli, un racconto del processo di colonizzazione attraverso testi poetici e immagini magneticamente grottesche;
  • La cosa smarrita, una narrazione breve e leggera, in cui ricorronotematiche care all’autore, come l’infinito, la solitudine, il tempo eccepito, il mistero, l’enigma e le strade da percorrere;
  • Piccole storie di periferia, un’antologia di racconti surreali che con le loro immagini vivide sprigionano un’immensa forza evocativa e trascinano in un mondo sorprendente.

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