Scuola Holden in festa per il trentennale: a Torino, dopo la lezione del preside Alessandro Baricco, è arrivato a sorpresa Lorenzo Jovanotti. Dall’ottobre 2025, tra l’altro, la Holden sarà anche a Roma con Academy Cinema, nuovo percorso di studi di tre anni – I particolari
Si è conclusa una mattina speciale alla Scuola Holden, che questo fine settimana festeggia il suo trentesimo compleanno. Dopo la lezione del preside Alessandro Baricco è arrivato infatti a sorpresa un ospite e amico della Scuola: Lorenzo Jovanotti.
Per l’occasione sono stati invitati tutti i 3.500 ex allievi che hanno frequentato la Holden dal 1994 ad oggi, oltre a docenti, scrittori e scrittrici che sono passati nelle aule in questi anni.
I festeggiamenti sono iniziati ieri sera, con il dj set del diplomato e scrittore Maurizio Amendola, e con l’allestimento di un photo booth e un video booth nell’atrio della Scuola per documentare e raccontare le vite di chi ha studiato, lavorato e insegnato alla Holden.
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Subito dopo la performance di Lorenzo Jovanotti sono partite le grancasse della BandaKadabra Orchestra, una fanfara itinerante che si è spostata tra la Scuola e il quartiere Borgo Dora, anch’esso in festa. A partire dalle 10 del mattina sono state previste varie attività in piazza e sotto i portici della Scuola.
“Alla Scuola Holden si insegna storytelling“
Un passo indietro. Alla Scuola Holden si insegna storytelling. Alla lettera, significa “raccontare storie”. È nata a Torino nel 1994 e uno dei fondatori è proprio Baricco. La Scuola, come ricorda il comunicato per i 30 anni, si chiama Holden perché l’idea era quella di fare una scuola da cui uno come Holden Caulfield, il protagonista del romanzo di Salinger, non sarebbe mai stato cacciato. Un posto per gente non normalissima, ecco; per ragazze e ragazzi convinti che “non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”.
“Ancor oggi, in effetti, la Holden ha un modo molto singolare di far crescere gli studenti e insegna con metodi, princìpi e regole che sarebbe difficile trovare altrove. Sono gli stessi princìpi che ci tengono viva l’anima mentre ascoltiamo una storia, qualcosa capace di farci ridere, piangere, sobbalzare sulla sedia, anche se le diverse discipline che si studiano vengono riassunte, per comodità e sorellanza, in un’unica parola: narrazione“. Le persone che frequentano la Scuola sono molto diverse: “ci sono bambini delle elementari che vengono a fare i compiti o manager di alto livello che seguono percorsi di formazione aziendale. Tutti però imparano le stesse regole, perché i meccanismi che fanno funzionare una fiaba o la presentazione di un bilancio, in fondo, sono uguali“.
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Per i primi vent’anni, “la Holden è stata una Scuola piuttosto piccola. Stava tutta in un appartamento in Corso Dante, al primo piano di una palazzina liberty vicino al Po, ed era grande quanto un paio di campi da tennis”. C’erano solo tre aule, una biblioteca e una grande stanza comune, chiamata “Lo Spazione”, con un pianoforte verticale e il proiettore per guardare i film. Ogni anno venivano ammessi una trentina di studenti, che venivano da tutta Italia e stavano in un’unica classe, in cui si studiava narrazione cinematografica e scrittura.
Dal 2013 la Scuola è diventata molto più grande. Si è spostata nell’ex Caserma Cavalli, una vecchia fabbrica di bombe di circa 4.000 metri quadrati che da anni giaceva abbandonata, e che la Città di Torino ha dato in concessione alla Holden in seguito a una gara.
Dall’8 febbraio 2024, inoltre, la Scuola Holden è entrata interamente a far parte del Gruppo Feltrinelli con la costituzione del Polo Feltrinelli Holden. Guidato dall’Amministratore Delegato di Scuola Holden Giuseppe Morici, il polo racchiude Scuola Holden e Feltrinelli Education, piattaforma di formazione professionale e culturale del Gruppo. Il legame tra Holden e Feltrinelli è iniziato tempo fa “su intuizione di Carlo Feltrinelli”: si è ulteriormente rafforzato nel momento della nascita di Academy, il corso di laurea triennale accreditato dal Ministero, con una crescita al 51,5% della partecipazione da parte del Gruppo Feltrinelli.
I numeri della Holden di oggi
Adesso studiano qui circa 350 allievi e allieve dei percorsi principali Academy e Daimon, più quelli che frequentano percorsi brevi e di alta formazione che si tengono online, la sera oppure durante il weekend. Ogni anno passano dalle aule della Holden circa 5mila persone.
Academy, il primo corso di laurea triennale in scrittura in Italia, seleziona 100 ragazzi e ragazze ogni anno: attualmente sono attivi tre anni accademici, con 214 studenti suddivisi in 11 classi.
Daimon, invece, è il Master in tecniche della narrazione: dura due anni, e al centro c’è l’idea che narrare non sia solo un gesto artistico, ma anche un mestiere possibile e un modo per guardare il mondo. Al momento ci sono 124 studenti iscritti, suddivisi in 7 classi.
Holden Over30 è il master part time in scrittura ideato per chi non può trasferirsi a Torino e studiare a Scuola a tempo pieno: gli otto weekend di lezione sono distribuiti nell’arco di nove mesi e ogni anno si diplomano circa 100 allievi, che studiano suddivisi in classi da 15 – 20 persone al massimo.
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Una parte importante della didattica è riservata agli under 18: Holden per le Scuole e Fronte del Borgo si occupano di formazione nelle scuole di tutta Italia, sia con lezioni per docenti che per intere classi, oppure con laboratori ideati su misura. Fronte del Borgo nel 2023 ha offerto gratuitamente servizi di doposcuola per il quartiere Borgo Dora, tavoli di discussione e laboratori di scrittura, attività nel weekend per famiglie e moltissimo altro, coinvolgendo più di 6mila persone e regalando al territorio circa mille ore di attività gratuite.
L’area Corporate Storytelling si occupa di consulenza e percorsi di formazione per le imprese. Da questi incontri spesso nascono nuovi progetti a lungo termine, eventi speciali o collaborazioni.
Holden Studios, infine, “è la fornace in cui si creano nuovi strumenti per cambiare – almeno un po’ – il mondo e la visione che ne hanno le persone. Possono essere musei, libri, spettacoli teatrali, strategie digitali, l’obiettivo è sempre lo stesso: realizzare strumenti che abbiano dentro un’altra idea di umanità”.
Dal 2025 la Holden anche a Roma
Va inoltre ricordato, come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso Baricco, che la Holden dall’ottobre 2025 sarà anche a Roma, con Academy Cinema, nuovo percorso di studi di tre anni, “nato con l’ambizione di formare una generazione di nuovi narratori: persone dotate di uno sguardo particolare, unico e consapevole, che sappiano raccontare storie attraverso le immagini in movimento”.
Che cosa fanno i nostri studenti dopo la Holden?
Che cosa fanno i nostri studenti dopo la Holden? “È una domanda che ci sentiamo fare spessissimo”, si legge ancora nel comunicato. “La risposta non è facile, perché non è una soltanto: sono moltissime”.
“Dal 1994, i nostri allievi e allieve hanno fatto e continuano a fare i mestieri più diversi. Non solo pubblicano libri, o lavorano nel mondo editoriale, ma scelgono professioni che niente hanno a che vedere con la narrazione: non direttamente, almeno. Ma per quanto ne sappiamo, ben poche attività umane a questo mondo non hanno a che fare con le storie. In altre parole, siamo convinti che qualunque situazione, mestiere, processo sociale e collettivo possa essere notevolmente migliorato da qualcuno che possiede l’abilità di raccontare come si deve”.
Ogni anno, a giugno, i ragazzi e le ragazze che stanno per diplomarsi al Master biennale raccontano a un panel di professionisti le loro opere migliori. “Questo evento si chiama Opening Doors e ha sempre conseguenze inaspettate: negli anni, abbiamo capito che le storie dei ragazzi e delle ragazze della Holden, raccontate dal vivo appena prima di diplomarsi, in un rito di passaggio fondamentale, hanno una potenza che si concretizza poi in un prodotto culturale riconosciuto nel panorama italiano”.