“Noi editori abbiamo il privilegio e la responsabilità di avere un interesse particolare che corrisponde all’interesse generale del paese. Lettura e conoscenza sono elementi indispensabili”, Ricardo Franco Levi è stato confermato (all’unanimità) per il terzo biennio presidente dell’AIE – I dettagli

L’Associazione Italiana Editori (associazione di categoria degli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche e prodotti di editoria digitale) ha rinnovato, in una assemblea online, a porte chiuse, le sue cariche: Ricardo Franco Levi è stato confermato (all’unanimità) per il terzo biennio presidente dell’AIE (che “ha tra i suoi compiti quelli di tutelare gli editori e favorirne la crescita professionale, di promuovere iniziative che contribuiscano alla diffusione del libro, della lettura, del diritto d’autore e della cultura italiana in Italia e nel mondo”). Le aziende associate rappresentano il 95% del mercato del libro in Italia.

L’assemblea (aperta dagli interventi dei Ministri dell’Università Maria Cristina Messa, dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Cultura Dario Franceschini) ha eletto anche i presidenti dei gruppi (che ricoprono anche la carica di vicepresidenti dell’AIE) in cui è strutturata l’Associazione: Maurizio Messina (Angelo Guerini Editore) è il nuovo presidente del gruppo Accademico professionale, Paolo Tartaglino (S. Lattes & C. Editori) è il nuovo presidente del gruppo Educativo, Diego Guida (Guida Editori) è confermato presidente del gruppo Piccoli editori e Marco Tarò (Gruppo Editoriale Mauri Spagnol) è confermato presidente del gruppo Editoria di varia.

A seguire, l’intervento del rieletto presidente Levi, che in occasione dell’avvio del suo terzo mandato, ha parlato con la stampa da un lato dell’andamento (positivo) del mercato, dall’altro dell’impatto della pandemia, e si è anche soffermato sulle iniziative di sostegno del Governo (“che dovranno diventare strutturali con la legge allo studio”), oltre che su quelle messe in atto per promuovere la lettura (che, per Levi, “resta un’emergenza”), su tutte #ioleggoperché.

Giornalista con esperienza parlamentare e di governo nelle istituzioni italiane ed europee, attualmente Levi è anche vicepresidente della Federazione degli Editori Europei (FEP) e, dal 2023, secondo la prassi in voga nella Federazione, ne sarà il presidente: “Noi editori abbiamo il privilegio e la responsabilità di avere un interesse particolare che corrisponde all’interesse generale del paese. Lettura e conoscenza sono elementi indispensabili, vere e proprie condizioni necessarie, per la tenuta e, se non vogliamo che questa si risolva in un gioco a somma zero, per la crescita del mercato del libro. E sono pure, lettura e conoscenza, i principali strumenti di crescita economica e di costruzione di una società più equa e democratica”, ha sottolineato.

La crescita dell’acquisto e della lettura di libri nell’ultimo anno premia la tenacia imprenditoriale degli editori, ma anche di librai grandi e piccoli, di chi lavora nel commercio online, dei distributori, dei grossisti, dei traduttori, degli autori e dimostra quanto possano incidere positivamente politiche pubbliche di sostegno alla domanda – ha spiegato Levi –. Promozione della lettura e diritto allo studio sono e rimangono al centro delle nostre preoccupazioni, soprattutto con una parte del paese nella quale si legge tanto quanto nella migliore Europa e un’altra parte del paese nella quale si legge per la metà, dove mancano librerie e biblioteche, dove quasi tutti i parametri che misurano l’istruzione indicano situazioni di crisi. Questo è il divario che si deve colmare. Questa è la vera emergenza nazionale”, ha aggiunto.

“La nostra speranza è che la fiera Più libri più liberi possa tenersi, come previsto a dicembre”, ha inoltre spiegato Levi nel corso dell’incontro con la stampa. Il rieletto presidente, che ha detto la sua, tra le altre cose, sull’ascesa dell’ecommerce e la difesa e la resistenza delle librerie, a proposito della presenza di un “operatore dominante” nelle vendite online (Amazon, ndr), ha auspicato che il mercato resti “rispettoso di tutti gli operatori”, e che ci sia più “trasparenza nell’accesso alle informazioni, a livello dei dati“. Per Levi la concentrazione delle vendite online su un singolo operatore è un tema che “richiede grande attenzione”, e c’è un’autorità, l’Antitrust, che “ha il compito di garantire che i mercati rimangano aperti. Noi chiediamo che il mercato continui a essere rispettoso di tutti gli operatori con trattamenti equi e paritari”.

Libri consigliati