L’AutoreInvisibile, ciclo curato da Ilide Carmignani al Salone Internazionale del libro di Torino 2019, offre quattro sezioni – I particolari

L’AutoreInvisibile, ciclo curato da Ilide Carmignani al Salone Internazionale del libro di Torino 2019, offre quattro sezioni: la prima indaga la traduzione come Lezione di accoglienza, preziosa perché in tempi di migrazioni consente a una cultura di aprirsi a un’altra senza perdere se stessa; la seconda, Lo scrittore e il suo doppio, vede un confronto allo specchio tra grandi nomi della letteratura internazionale e il loro traduttore italiano; la terza, A volte ritornano, è dedicata alle ritraduzioni di classici come Cervantes e Camus; e infine la quarta, I ferri del mestiere, esplora professionalmente il laboratorio del traduttore e tutta la filiera del libro.

La traduzione può dare lezioni di accoglienza, per capire come in programma l’incontro con Adrian Bravi, autore di La gelosia delle lingue (EUM) e Andrea De Benedetti con il suo La lingua feliz! (UTET). Franca Cavagnoli discute il tema con Eraldo Affinati, fondatore della scuola di italiano per stranieri Penny Wirton e Siri Nergaard. Di bellezza e ospitalità dialogano gli scrittori Giorgio Vasta e Giordano Meacci.

Tra gli appuntamenti di Lo scrittore e il suo doppio, il dialogo tra Fernando Savater e Andrea De Benedetti, Juan Villoro e Cristina Secci, Jhumpa Lahiri e Claudia Tarolo, Alan Pauls, Maria Nicola e Gina Maneri. Dell’importanza della Buchmesse per i traduttori dialogano Jurgen Boos, direttore della Fiera di Francoforte, Anna Mioni (AC2 Literary Agency) e Martina Testa (Sur).

A volte ritornano prevede due tavole rotonde, una legata a Vittorio Bodini, con Massimo Bacigalupo, Alfonsina Nancy De Benedetto e Giuseppe Girimonti Greco, e una, moderata da Ernesto Ferrero, su Camus e Il diario di Anne Frank con Yasmina Mélaouah e Antonio De Sortis.

I ferri del mestiere è un intreccio di voci, come negli incontri Le case editrici si raccontano ai traduttori, che vedono protagonisti Federica Magro (BUR, Rizzoli Ya, Fabbri Editore, Etas), Beatrice Masini (Bompiani), Paolo Primavera (Edicola Edizioni), Giuseppe Russo (Neri Pozza), Renata Colorni (Meridiani Mondadori), Elido Fazi (Fazi Editore), Simona Olivito (Edizioni e/o) e Lorenzo Ribaldi (La Nuova Frontiera).

Traduttore e redattore a confronto sono una serie di dialoghi, il primo tra Lorenzo Flabbi e Elena Vozzi (L’Orma) su Acque strette di Julien Gracq, e Roberta Scarabelli ed Elisabetta Migliavada (Garzanti) su Il rilegatore di Bridget Collins, il secondo tra Giuseppe Girimonti Greco e Gianfranco Maggiulli (Adelphi) su Il bagno di Diana di Pierre Michon, e Amaranta Sbardella e Maria Leonardi (nottetempo) su Incerta gloria di Joan Sales, moderato da Franca Cavagnoli

Di diritti d’autore, dal primo contratto ai rinnovi, parlerà Elisa Comito (Strade), di tradurre gli afroamericani, invece, Monica Pareschi (NN) e Martina Testa (Sur) con Martino Gozzi, nell’incontro curato con la Scuola Holden.

La fantascienza e la sua traduzione sono al centro del confronto tra Franco Forte (Urania Mondadori), Anna Martini, Marco Schiavone (BD-JPOP), la prosa di Stephen King è oggetto della lezione di Luca Briasco, arricchita dall’incontro Forme di sostegno alla mobilità del traduttore con Simona Cives (Casa delle traduzioni – Biblioteche di Roma). L’incontro con Enrico Terrinoni è a partire dal suo Oltre abita il silenzio. Tradurre la letteratura (il Saggiatore), quello con Matteo Amandola e Leonardo Marcello Pignataro (AITI) è invece sulla traduzione e adattamento di Il trono di spade. Ernesto Ferrero rivelerà infine il nome del vincitore del Premio “Enriques” – Giornate della traduzione letteraria 2019.

 

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