La situazione peggiora ancora, causa emergenza covid-19, nella filiera del libro. Sempre più editori ricorrono alla cassa integrazione, le nuove uscite vengono riprogrammate e cresce il numero di chi si dice preoccupato dalla crisi. Ad oggi si stima che saranno 21mila i titoli pubblicati in meno nel corso dell’intero anno, con 2.900 titoli in meno da tradurre. Tengono solo ebook e audiolibri – Gli ultimi dati

La situazione peggiora ancora. Sempre più editori ricorrono alla cassa integrazione, le nuove uscite vengono riprogrammate e cresce il numero di chi si dice preoccupato dalla crisi: l’emergenza sanitaria travolge la filiera del libro secondo l’ultima rilevazione (la terza, riferita ai dati raccolti al 15 aprile) dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori  sull’impatto che il covid-19 avrà quest’anno sull’intera editoria italiana.

E il grido che si alza nella Giornata del mondiale del libro e del diritto d’autore si fa ancora più drammatico: “I dati sono la voce degli editori – prosegue Levi -. Sono una richiesta d’aiuto, molto chiara e con conseguenze di grande impatto. Richiedono una risposta, con misure a doppia velocità: misure immediate, che sostengano la crisi di liquidità del settore, e misure strutturali per aiutare il mondo del libro a risollevarsi. Aggiungo però, in questa Giornata mondiale del libro, un invito a tutti gli operatori del settore. È tempo di stare uniti e di muoversi coordinati. In questo spirito abbiamo lanciato un appello congiunto insieme ad AIB, l’associazione dei bibliotecari, e ALI, i librai, che indica una strada precisa per sostenere tutta la filiera, una strada che mi auguro governo e istituzioni vogliano intraprendere”.

Per il periodo maggio-agosto la percentuale di chi decide di temporeggiare con le uscite rimandandole ulteriormente sale al 42% (era il 34% il 30 marzo). Si punta in modo particolare sull’ultima parte dell’anno: solo l’8% degli editori, in calo rispetto alle precedenti rilevazioni (era il 13% il 30 marzo), immagina di rinviare i titoli di settembre-dicembre, sperando in un recupero natalizio. Ad oggi, anche se si concretizzerà il recupero, questo si tradurrà in 21mila titoli pubblicati in meno nel corso dell’intero anno, 12.500 novità in uscita bloccate, 44,5 milioni di copie che non saranno stampate e 2.900 titoli in meno da tradurre.

Tengono solo ebook e audiolibri, con gli editori che testano la tenuta del mercato sugli store online: nel primo semestre solo l’1% degli editori dichiara infatti di aver riprogrammato al ribasso le uscite degli ebook. Il 10% quelle degli audiolibri.

Ma che la situazione sia ancor più drammatica lo indica il ricorso alla cassa integrazione: in quindici giorni – dal 30 marzo al 15 aprile – si passa da un 31% che iniziava a farvi ricorso a un 52%. Nel complesso tra chi vi sta già facendo ricorso e chi “non ancora, ma ci sta pensando” (o magari sta espletando la documentazione) dal 64% di fine marzo si passa in quindici giorni al 70% delle imprese.

L’EVENTO ONLINE PER PARLARE DEL FUTURO DEL LIBRO

Del futuro dell’editoria si parlerà il 2 maggio dalle 18 nell’evento online gratuito “Come saranno i #libri che ci aspettano? Cambierà, e come, l’#editoria?”. L’evento sarà riservato a un massimo di 250 iscritti. Per partecipare si può scrivere a segreteria@scuolabaskerville.it.
Interverranno:
– Fiammetta Biancatelli, Adali (Walkabout);
– Sara Saorin, Camelozampa;
– Antonio Franchini, Giunti Editore;
– Francesca Chiappa e Silvia Sorana, Hacca Edizioni;
– Luca Pantarotto, NN Editore;
– Teresa Martini e Riccardo Cavallero, SEM Società Editrice Milanese;
Modera per Scuola Baskerville Ciro Auriemma.

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