Nei primi due mesi del 2022 l’editoria italiana di varia (ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione), è in flessione del 4,1% a valore e del 3% a numero di copie rispetto ai primi due mesi del 2021 (che erano stati da record). Non a caso, registra un segno più rispetto al 2019 e 2020
Come abbiamo raccontato, il 2021 è stato un anno particolarmente positivo per il mercato del libro, che ha registrato ottime vendite sia online sia nelle librerie fisiche.
Nei primi due mesi del 2022, invece, l’editoria italiana di varia, ovvero romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione, registra una lieve flessione, pari al 4,1% a valore e al 3% a numero di copie, rispetto ai primi due mesi del 2021.
Rispetto al 2019 e al 2020, le vendite sono in crescita del 20,3% e del 15,2% a valore e del 19,8% e del 15,9% a numero di copie.
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Le vendite a prezzo di copertina nelle prime otto settimane sono state pari a 246,9 milioni di euro, le copie vendute 16,504 milioni.
Nel solo mese di febbraio (31 gennaio-27 febbraio) le vendite sono state pari a 123,3 milioni (136 nell’anno precedente) e le copie 8,145 milioni (8,869 nell’anno precedente).
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Sono i dati rielaborati dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori su rilevazioni di Nielsen BookScan, aggiornati mensilmente e disponibili online nella pagina Studi e ricerche del sito AIE.