La casa editrice Industria & Letteratura propone una nuova collana di narrativa, “L’invisibile”, a cura di Martino Baldi. Il primo titolo è “Cittadino Cane” di Giordano Meacci, che torna in libreria, dal 28 aprile, sei anni dopo “Il cinghiale che uccise Liberty Valance”, finalista al Premio Strega 2016 – I particolari sul progetto e le prime uscite

La casa editrice Industria & Letteratura propone una nuova collana di narrativa, L’invisibile, a cura di Martino Baldi. La collana è espressamente dedicata alla misura del racconto lungo, o del romanzo breve. L’intenzione, infatti, è quella di mostrare “le infinite possibilità ancora aperte per una forma letteraria in cui la narrativa italiana contemporanea ha espresso il meglio di sé e che però, negli ultimi tempi, è poco frequentata, si spiega nella presentazione”. Affiancherà autori più consolidati ad autori più giovani ed esordienti, “oltre ogni distinzione di genere o di poetica, spaziando anche nei territori della non fiction di stampo narrativo”.

giordano meacci cittadino cane

Il primo titolo della collana è Cittadino Cane di Giordano Meacci, che torna in libreria, dal 28 aprile, sei anni dopo Il cinghiale che uccise Liberty Valance, finalista al Premio Strega 2016.

Meacci torna alla narrativa e attraverso una caleidoscopica esplosione di punti di vista che fanno collidere finzione e verità, passato e profezia, ragioni intime e pubbliche meschinità, racconta la vita del cittadino Carlo Cane. Bambino alle prese con un padre immaginario, sindaco ragazzo di Rignago Barabba, consulente informale di dittatori russi, fondatore di partiti, invecchiato consulente aziendale: questa è la storia sospesa delle ambizioni di un uomo e del suo desiderio di mostrarsi vivo, in un tempo in cui niente sembra tanto contraddittorio e impraticabile quanto l’aspirazione alla grandezza.

nicola feninno una storia vera

Dal 12 maggio l’esordio di Nicola Feninno, direttore editoriale di CTRL Magazine, con Una storia vera.

Castelnuovo al Volturno è una frazione in provincia di Isernia dove vivono meno dei 247 abitanti censiti dall’ISTAT. Nel 1943 si trova esattamente sulla Linea Gustav, a sud ci sono le truppe alleate, a nord quelle tedesche. Intorno a Natale viene liberata. Uscita indenne dai combattimenti, l’estate successiva gli americani la utilizzano come set per un cinegiornale di propaganda: inscenano degli scontri a fuoco per le strette vie del paese con dei figuranti travestiti da nazisti e, infine, anche un bombardamento, ripreso dal cielo. Quando gli abitanti, evacuati con la scusa di una disinfestazione, fanno ritorno nelle loro case, trovano tutto distrutto: una storia dimenticata in cui l’autore incappa mentre è in paese sulle tracce di un rito antichissimo che si ripete ogni anno.

Libri consigliati