350 eventi in 5 giorni: dal 17 al 21 settembre la 26esima edizione del Festival Pordenonelegge. Si parlerà, tra le altre cose, di Europa. intelligenza artificiale e poesia. Tra gli ospiti, il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, l’egiziano Ala-Al-Aswani, gli spagnoli Ildefonso Falcones e Clara Sanchez e l’ucraino Oleksii Nikitin
350 eventi in 5 giorni, in 50 sedi, e oltre 650 voci coinvolte: sono alcuni dei numeri della 26esima edizione del Festival Pordenonelegge, che torna in Friuli Venezia Giulia dal 17 al 21 settembre. Edizione che, per gli organizzatori, si pone come un “ponte” fra la Capitale europea della Cultura GO! 2025 e il 2027 di Pordenone, Capitale italiana della Cultura. L’Europa, non a caso, sarà anche scenografia speciale di Pordenone.
I nomi internazionali a Pordenonelegge 2025
In apertura, il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi. Tanti i nomi internazionali annunciati: dall’egiziano Ala-Al-Aswani alla spagnola Clara Sanchez, all’ucraino Oleksii Nikitin. E ancora, gli spagnoli Ildefonso Falcones, cui va il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo, e Agustìn Martìnez, l’olandese Jan Brokken, l’israeliano Roy Chen, l’italo-palestinese Alae Al Said, il gallese William Wall, la bosniaca Elvira Mujčić, il croato Robert Perišić, l’ucraino Yaroslav Trofimov e una vetrina speciale dedicata alla letteratura francese contemporanea, con Bernard Friot, Julia Deck, Paul Richardot, Carole Martinez, Eric Chevillard, Mokhtar Amoudi e Olivier Guez.
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Le scrittrici e gli scrittori italiani al festival
Non mancheranno scrittrici e scrittori italiani: fra gli altri, Dacia Maraini, Melania Mazzucco, Emanuele Trevi, Nadia Terranova, Mauro Covacich, Maurizio De Giovanni, Antonio Manzini, Francesco Piccolo, Mariapia Veladiano, Alessandro Piperno, Fabio Genovesi, Francesco Carofiglio, Mario Calabresi, Concita De Gregorio, Alessia Gazzola, Ilaria Gaspari, Filippo La Porta, Raffaele Nigro, Felicia Kingsley, Marco Malvaldi, Viola Ardone, Nicoletta Verna, Cristina Cassar Scalia, Luca Mastrantonio e Marco Belpoliti. E, con le loro prove narrative, anche Oscar Farinetti e Agnese Pini, le storie intorno alle parole e alla lingua di Stefano Bartezzaghi, Giuseppe Antonelli e Valeria Della Valle, le dediche a Pier Vittorio Tondelli di Enrico Brizzi, ad Andrea Camilleri di Francesco De Filippo, a Luigi Meneghello di Lorenzo Renzi.
Numerosi i dialoghi: Mario Desiati e Marcello Fois, Mauro Corona e Marianna Corona, Tullio Avoledo e Fulvio Ervas, Michela Marzano con Alberto Pellai e Barbara Tamborini, Enrico Galiano e Matteo Bussola, Marco Balzano e Pietro Spirito, Romana Petri e Roberto Ferrucci, Piergiorgio Pulixi e Marco De Franchi, Alberto Casadei e Marcello Barison, Federico Rampini e Jacopo Rampini, Alessandro Zaccuri e Jacopo De Michelis, Paolo Di Paolo e Goran Vojnović, Carlo Calabrò e Andrea Segrè, Francesco Musolino e Antonino La Piana, l’italo-ruandese Espérance Hakuzwimana e l’italo-ghanese Djarah Kan.
Al festival, inoltre, un percorso “segna” i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975): Graziella Chiarcossi, curatrice della sua opera e cugina del poeta di Casarsa, sfoglierà il diario familiare di Susanna Colussi, madre di Pasolini, e Roberto Calabretto approfondirà il rapporto tra Pasolini e la musica, mentre Paolo Desogus indagherà la sua modernità.
Tra gli ospiti di Pordenonelegge anche Cecilia Sala, Giampiero Massolo, Giulio Tremonti, Donato Bendicenti, Gino Cecchettin, Carlo Cottarelli, Walter Siti, Beppe Severgnini, Pierluigi Bersani, Claudio Martelli, Stefano Feltri, Alexander Baunov, Alexander Etkind, Anna Zafesova, Boris Akunin, Elena Kostioukovitch, Annalisa Cuzzocrea, Marzio Breda, Pierluigi Battista, Antonio Caprarica, Stefano Allievi, Toni Capuozzo, Giovanni Bianconi, Vera Gheno, Pierluigi Franco, Edoardo Vigna e Marcello Bortolato, Luca Telese, Marianna Aprile, Mirella Serri, Fulvio Marino. E alla storia, alla scienza e alla filosofia: ci saranno anche Massimo Recalcati, Vittorino Andreoli, Matteo Lancini, Luigi Gallimberti, Paolo Crepet, Vittorio Lingiardi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Telmo Pievani, Giuseppe Remuzzi, Silvio Garattini, Mario De Curtis, Giorgio Vallortigara, Marco Mondini, Raoul Pupo, Alberto Melloni, Tommaso Piffer, Riccardo Manzotti e Luca Taddio. Spazio poi a una finestra dedicata all’attualità sportiva, con Marco Imarisio, Gaia Piccardi, Riccardo Patrese, Dan Peterson, Umberto Zapelloni e Barbara Smit.
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Spazio all’intelligenza artificiale
Si parlerà di intelligenza artificiale con “incontri arricchiti dall’intervento dell’AI, per far toccare con mano come saranno gli incontri letterari nel prossimo futuro attraverso esperienze interattive e una macchina che permette a chiunque di dialogare con Dante o Shakespeare”. Protagonisti, fra gli altri, Ananyo Bhattacharya, Stefano Moriggi, Gianni Riotta, Alessandro Aresu, Mariarosaria Taddeo, Fabio Chiusi, Domenico Talia, Pier Cesare Rivoltella, Massimo Sideri, Nello Cristianini e Davide Sisto.
Focus sul rapporto uomo/macchina fra potenzialità e rischi con il format “Societry” per indagare AI nella scrittura in versi (Damiano Cantone e Vincenzo Della Mea), nella creazione di immagini (Simona Chiodo e Francesco Maria Terzago), nella costruzione di ricordi (Vittorio Lingiardi e Laura Pugno), mentre ITS Academy Alto Adriatico curerà un laboratorio di scrittura dove la narrazione si sviluppa come un algoritmo.
Spettacoli, arte e fumetti
A Pordenonelegge lo spettacolo diventa Parole in scena e l’arte e il fumetto si intrecciano alla lettura e alla scrittura: ci saranno, fra gli altri, Stefano Massini, Andrea Pennacchi, Stefano Nazzi, Giacomo Poretti, Massimiliano Fuksas, Altan, Vanna Vinci, Sara Colaone, Massimo Cirri, Natalino Balasso, Riccardo Falcinelli, Massimo Cannoletta, Sandro Cappelletto, Roberta Scorranese, Maria Vittoria Baravelli, Fumettibrutti, Paco Roca, Claudio Calia, Ahmed Najm e Kamaran Najm.
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Tanta poesia
Non mancherà lo spazio per la poesia: dal tour del Premio Strega Poesia al Premio Umberto Saba, al Premio Pierluigi Cappello, alle voci italiane – Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Vivian Lamarque, Flavio Santi – ai protagonisti internazionali come Małgorzata Lebda e Jarosław Micołajewski dalla Polonia, Lidija Dimkovska dalla Macedonia e ancora Philip Morre e Patrick McGuinness, e in collaborazione con il festival di Zagabria, i poeti croati Irena Skopljak Barić, Damir Šodan. Francesco Napoli e Attilio Mauro Caproni racconteranno Giorgio Caproni scrittore in versi, fra immagini e parole il progetto Isonzo che unisce / Združeni ob Soči, il corto In quanto a noi di Simone Massi ispirato a Eugenio Montale, il film Nel tuo occhio, omaggio a Carlo Michelstaedter di Massimiliano Finazzer Flory.
Incontri per bambine e bambini, ragazze e ragazzi
In calendario anche quest’anno appuntamenti per ragazze e ragazzi, bambine e bambini. Nel programma under 14, con la sua terza edizione, torna il Piccolo dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, il progetto di Fondazione Pordenonelegge in partnership con Fondazione Treccani, realizzato sotto la guida del linguista Giuseppe Antonelli. Fra i protagonisti, Rosella Postorino, Daniele Mencarelli, Matteo Bussola, Gaja Cenciarelli, Andrea Maggi, Davide Morosinotto, Chiara Carminati in dialogo con Bernard Friot, Federico Taddia, Antonella Sbuelz, Carlo Marconi, Valeria Razzini, Francesco D’Adamo, Luigi Ballerini, Anna Sarfatti, Silvia D’Achille, Angelo Petrosino, Paola Barbato, Elisabetta Dami, Matteo Saudino e il poker di autori del contest “Caro autore, ti scrivo…”: Lodovica Cima, Valentina Federici, il nederlandese Gideon Samson e Stefano Tofani. Per ragazze e ragazzi delle superiori anche Valeria Della Valle, Rocco Ronchi, Pietro Del Soldà, Alessandro Magrini, Ilaria Palleschi, Antonella Fioravanti, Massimo Sideri, Stefano Moriggi, Daniele Aristarco e Pierdomenico Baccalario. E un percorso tutto dedicato a insegnanti ed educatori con, tra gli altri, Francesca Scotti e Matteo Giancotti, Giuseppe Nibali e Espérance Hakuzwimana, Ivano Dionigi e Piero Dorfles.
“Milano, cuore dell’Europa: una città che ci fa sentire insieme straordinariamente italiani ed europei, in un tempo in cui è importante dare rilievo al nostro sentimento e alla cultura europea”: lo ha sottolineato il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti in occasione della presentazione della 26esima edizione oggi a Milano, proprio di fronte alle guglie del Duomo, sulla terrazza della Rinascente.
Dal canto suo, il direttore artistico Gian Mario Villalta, anche a nome dei curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, ha illustrato la fisionomia dell’edizione 2025 del festival, “che presuppone un forte networking con il tessuto produttivo locale e con le realtà culturali del territorio, per trasformare davvero Pordenone in una città festival”. Quindici i comuni che saranno coinvolti nel 2025.
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