Marino Sinibaldi annuncia di non essere più il presidente del Centro per il libro e la lettura, e non certo per una sua decisione. Al suo posto dovrebbe arrivare Adriano Monti Buzzetti Colella – La polemica

È un po’ vergognoso. Non è certo una faccenda di soldi, l’incarico è gratuito, ma stavamo lavorando bene quindi mi sorprende”. Intervistato da Repubblica, Marino Sinibaldi annuncia di non essere più il presidente del Centro per il libro e la lettura, e non certo per una sua decisione.

L’ex direttore di Rai Radio Tre (è stato l’ideatore del programma cult Fahrenheit) era in scadenza di mandato (triennale), ma tutto faceva pensare a una riconferma, come sottolinea sempre Repubblica. Sinibaldi critica anche il metodo con cui gli è stata comunicata la decisione, una telefonata proprio mentre stava raggiungendo la sede romana del Cepell per una riunione: “Quella telefonata è arrivata senza nessun preavviso. In 24 ore mi hanno sostituito dimostrando un’intenzione famelica che non mi aspettavo”.

Sinibaldi non vuole parlare “di lottizzazione, ma di occupazione, una propensione famelica che non guarda al lavoro, alle competenze, alle biografie“.

A proposito dei cambiamenti al Cepell, va anche ricordato che nelle scorse settimane era arrivata la nomina di Luciano Lanna alla direzione del Centro, al posto di Angelo Piero Cappello, diventato Direttore generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura.

IL (PROBABILE) NUOVO PRESIDENTE

Anche se sul sito del Cepell compare ancora il nome di Sinibaldi, come spiega lui stesso il nuovo presidente dovrebbe essere (in attesa dell’ufficialità, è corretto usare il condizionale) Adriano Monti Buzzetti Colella. Come si legge nella scheda biografia del suo saggio Reporter col cilindro (Historica edizioni), il probabile nuovo presidente è scrittore, saggista, divulgatore; giornalista professionista (è Caporedattore alla Redazione Cultura del TG2), è “appassionato cultore di letteratura dell’immaginario, su cui ha scritto numerosi lavori di saggistica e di narrativa”, ed è (con Gianfranco de Turris) direttore editoriale della rivista di settore Dimensione Cosmica (Solfanelli Tabula Fat), attiva sin dagli anni Settanta. È inoltre nel comitato di redazione della Rivista del Collegio Araldico. Ha inoltre collaborato all’organizzazione della prima mostra italiana su J. R. R. Tolkien, patrocinata dal Ministero della Cultura.

Sinibaldi aggiunge, riferendosi al nuovo presidente: “È dentro il loro mondo, un piccolo cerchio asfittico di persone con gusti molto simili che mettono a repentaglio il pluralismo, che è il concime della cultura. Il fatto che non vogliano lasciar spazio ad altre culture è preoccupante. Stanno cancellando professionalità ed eccellenze con l’unico disegno di non includere la diversità. Questa è una cosa che la sinistra non ha fatto ed è lo specchio di una evidente angustia culturale“.

“IL CEPELL GESTISCE CIRCA 4 MILIONI DI FINANZIAMENTI”

Come ricorda l’ormai ex presidente, il Cepell gestisce “circa 4 milioni di finanziamenti”. Tra le attività che promuove, “ci sono i Patti per la lettura e il sostegno a festival e associazioni culturali. Un lavoro quotidiano per sostenere il libro diffuso che in questi tre anni, funestati dalla pandemia, mi sembra di aver curato al meglio. L’industria editoriale, anche grazie all’impegno del ministero, è sopravvissuta bene al virus. È verosimile che la destra voglia ora costruire una nuova rete di festival culturali ‘identitari’ con una matrice politica forte“.

IL NO COMMENT DEL MINISTRO

Abbiamo contattato il ministro Gennaro Sangiuliano, che al momento preferisce non commentare il cambio alla presidenza del Cepell.

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