Finora la notizia è passata piuttosto inosservata in Italia. Eppure, nella Turchia post-tentato golpe, ben 29 case editrici sarebbero state “censurate” dal governo Erdogan. E le scuole sarebbero state invitate a distruggere i libri ritenuti “connessi” a Fethullah Gulen… – I dettagli

Forse a causa del clima estivo, finora la notizia è passata piuttosto inosservata in Italia. Eppure, nella Turchia post-tentato golpe, ben 29 case editrici sono state ufficialmente “segnalate” dal governo Erdogan.

Il ministero dell’educazione, infatti, come riportato da Newsweek, che cita a sua volta il sito Duvar, lo scorso 9 agosto avrebbe inviato una lettera a tutte le scuole e le biblioteche, invitando a raccogliere e distruggere tutte le pubblicazioni in qualche modo connesse a Fethullah Gulen, considerato la “mente” del fallito golpe dello scorso 15 luglio. Attualmente l’imam si trova negli Stati Uniti.

Come riporta l’edizione italiana dell’Huffington Post, nella lettera “il ministero ha elencato 29 case editrici, 15 riviste e 45 quotidiani che sono stati ritenuti vicini a quello che il governo turco definisce Fethullahist Terror Organization (FETÖ), il movimento guidato da Gulen, e che sono stati già messi al bando da un decreto approvato con la dichiarazione dello stato di emergenza”.


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