Voghera omaggia uno dei suoi cittadini più illustri con due giorni di eventi e un nuovo premio che sarà assegnato ogni anno “a un’importante personalità della cultura italiana che si sia distinta in uno dei tanti campi (dalla letteratura al giornalismo, al teatro, alla lirica, fino all’esperienza politica come parlamentare) nei quali si è espresso il multiforme talento di Alberto Arbasino” – I particolari

Un premio letterario dedicato ad Alberto Arbasino (Voghera, 22 gennaio 1930 – Milano, 22 marzo 2020).

A volerlo, la città di Voghera, per iniziativa del sindaco Paola Garlaschelli e dell’amministrazione comunale, anche grazie al sostegno della Fondazione Cariplo.

Voghera dunque omaggia uno dei suoi cittadini più illustri con due giorni di eventi e un nuovo premio che sarà assegnato ogni anno “a un’importante personalità della cultura italiana che si sia distinta in uno dei tanti campi (dalla letteratura al giornalismo, al teatro, alla lirica, fino all’esperienza politica come parlamentare) nei quali si è espresso il multiforme talento di Alberto Arbasino

Sabato 13 aprile, alle 18.30, al Teatro Valentino Garavani di Voghera, in programma lo spettacolo (a ingresso libero) Molti appunti presi qua e là, in giro…, a cura di Massimiliano Finazzer Flory (con letture teatrali, proiezioni, musica, interventi e testimonianze), che sottolinea: “Omaggio a Arbasino è un omaggio a noi stessi, alla nostra storia, a come eravamo e come siamo attraverso consumi e costumi che lo scrittore, la letteratura, quella vera, come quella di Arbasino, ha anticipato interrogandosi sulla nostra vita quotidiana con la sua ‘adattiva vita’. È un evento che raduna e rappresenta, con pensieri e parole dello stesso scrittore, un’Italia da riconoscere, attraverso tutti i generi della cultura che le sue opere indicano chiaramente: come per i dialoghi di Ritratti italiani, la commedia, l’amore e i soldi con La bella di Lodi; i ritratti collettivi dell’Italia in trasformazione con Fratelli d’Italia, in particolare sul tema dei giovani con La vita bassa ma anche le varie arti con Marescialli e libertinie L’Anonimo Lombardo, col suo amore per l’opera lirica. L’assemblaggio dei testi non può dimenticare l’Arbasino civile con un libro che purtroppo non ha ancora insegnato niente: Un paese senza”.

Dopo i saluti istituzionali di Garlaschelli, gli interventi di Andrea Cortellessa, curatore del volume Arbasino A-Z (Electa), Clelia Martignoni, autrice di La scrittura infinita di Alberto Arbasino (Interlinea), Michele Masneri, autore di Stile Alberto (Quodlibet) e Ambrogio Arbasino, in rappresentanza della famiglia Arbasino.

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Domenica 14 aprile, alle 16, l’annuncio del premio. In giuria, Giorgio Montefoschi, presidente (che spiega: “Un premio dedicato a Alberto Arbasino significa ricordare la sua grande importanza e il suo contributo innovatore nella letteratura e nella cultura italiana del secondo Novecento e nei primi anni di questo secolo“), e Franco Cordelli, Raffaele Manica, Alessandro Masi ed Elisabetta Rasy. Coordina Antonio Calabrò, direttore della Fondazione Pirelli.

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