Nel nuovo romanzo di Filippo Nicosia, che racconta la storia di una lenta e difficile rinascita, un uomo si trasferisce a vivere da solo in una villa fatiscente. Nel suo passato c’è qualcosa, una colpa, una perdita. Ma la vita del protagonista, che cerca la solitudine, cambia grazie a degli incontri…

Filippo Nicosia (Messina, 1983), scrittore e autore televisivo, nel 2013 ha fondato la libreria itinerante “Pianissimo” e nello stesso anno ha pubblicato il reportage Pianissimo libri sulla strada – a 20 km orari per amore della lettura con Terre di Mezzo Editore. Ha esordito nella narrativa nel 2017 con Un’invincibile estate (Giunti), e ora torna in libreria per Mondadori con il romanzo Come un animale.

filippo nicosia come un animale

Nel nuovo libro di Nicosia un uomo si trasferisce a vivere da solo in una villa fatiscente nella campagna laziale. Cerca la solitudine. Con sé ha pochi ricordi, uno zaino, qualche foto, romanzi da leggere e rileggere, nessun telefono. Trascorre il tempo bevendo e nutrendosi di cibi precotti.

Nel suo passato c’è qualcosa, una colpa, una perdita: non lo sappiamo, perché all’inizio Andrea non ne parla neanche con se stesso. Un giorno, di ritorno dalla spesa settimanale, gli si rompe la macchina e la vicina, Silvy, lo trova ubriaco e addormentato dentro la vettura impantanata. Si interessa a lui e lo invita a cena, ma il marito di lei non gradisce queste attenzioni. Andrea compie attività minime, che assumono densità assoluta nelle sue giornate spoglie. Osserva i movimenti elastici di Silvy nel giardino e i cambiamenti della luce con lo stesso intorpidito rapimento.

Cattura insetti – un ragno, uno scarafaggio, una falena – che sistema sotto un bicchiere capovolto in attesa che muoiano. Finché arriva a cercarlo un ragazzo appartenente a una famiglia malfamata, Yuri. Ha saputo che Andrea è un insegnante di Lettere e gli chiede di dargli ripetizioni in cambio della riparazione dell’auto.

Superando poco a poco le reciproche ritrosie, i due iniziano a incontrarsi, Andrea fa leggere a voce alta al ragazzo le pagine di McCarthy, Silone, Pavese, gli fa scoprire il piacere dell’identificazione, il calore e la vita che la letteratura sa trasmettere. Mette così in discussione il destino di Yuri, che la famiglia vorrebbe allontanare dagli studi, e al tempo stesso si rende conto di avere ancora qualcosa da offrire agli altri. Giorno dopo giorno, a colpi di bellezza, empatia, sensualità, desiderio, il paesaggio ricomincia a germogliare nella terra desolata del protagonista, imponendogli la necessità di fare i conti con ciò che si è lasciato alle spalle.

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