Era la notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 quando il Titanic affondò nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico. “Gelidi abissi”, romanzo “storico-noir” di Massimo Gagliardini, ci fa rivivere quella tragedia

Sono passati poco più di cento anni dal disastroso naufragio dell’inaffondabile. Era la notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 quando il Titanic affondò nelle gelide, scure e profonde acque dell’Oceano Atlantico. Delle quasi 2230 persone a bordo solo circa 700 furono i sopravvissuti, per lo più donne e bambini a cui fu data la massima priorità al momento della calata delle scialuppe di salvataggio. Nonostante le richieste di aiuto e i razzi lanciati per la richiesta di soccorsi, fu necessaria una notte in mare aperto, freddo e glaciale prima che una nave, la Carpathia, riuscisse a rintracciare le scialuppe che vagavano per l’Oceano Atlantico, mettendo così fine a una delle notti più tragiche della storia.

Il Titanic (protagonista anche del celebre film) torna in un romanzo storico-noir, Gelidi abissi (Bonfirraro editore, prefazione di Claudio Bossi), firmato da Massimo Gagliardini. Il libro punta sull’esattezza storica e su una trama gialla che coinvolge il lettore nella soluzione degli enigmi che legano i protagonisti. L’intreccio tra realtà e invenzione viene creato attraverso la storia di una coppia, Cleyton ed Emily passeggeri sul Titanic in viaggio di nozze verso l’America e legati, per un “gioco” del passato, alla figura misteriosa di Renard.

gelidi abissi massimo gagliardini

Nel romanzo un mistero irrisolto e una cartolina cambieranno per sempre le sorti di un destino che sembrava già essere scritto per i molti passeggeri che si trovavano sul Titanic. Ma là dove le acque si fanno più scure e fredde, non c’è tempo per pensare al destino, quando la vendetta arriva a chiedere il conto lo fa senza aspettare e senza esitare.

E veniamo all’autore: Gagliardini, nato a Siena nel 1973, segue un percorso di studi che lo conduce fino alla laurea in Biologia, nel 2002. Trova impiego lo stesso anno presso una multinazionale del farmaco, prima come informatore scientifico e in seguito (dal 2006) come specialist and clinical monitor, suo attuale ruolo. Da sempre appassionato di storia, è rimasto affascinato sin da bambino dal naufragio del Titanic, sul quale si documenta da anni. L’idea, che ha avuto anni fa, è stata quella di scrivere un romanzo storico ambientato sul Titanic, nel quale i personaggi di fantasia si calano in un tessuto storico rigoroso.

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