“Blu di Prussia e rosso porpora”, un giallo in cui non mancano i riferimenti alle vicende vaticane, è il settimo romanzo di Giovanni Ferrero, uno degli imprenditori più importante al mondo

Giovanni Ferrero, torinese classe 1964, dal 2011 è unico amministratore delegato dell’industria dolciaria Ferrero, fondata nel 1946 ad Alba e oggi multinazionale tra le più rilevanti e in ascesa. Secondogenito di Maria Franca Fissolo (1939) e dell’industriale Michele Ferrero (1925-2015), ha vissuto dal ’75 a Bruxelles, dove la sua famiglia si era trasferita, e ha poi studiato marketing negli Stati Uniti, per poi rientrare in Europa.

In questa sede, però, tralasceremo la sua attività imprenditoriale (parliamo di uno degli imprenditori più importante al mondo) per concentrarci su una delle passioni più grandi di Giovanni Ferrero, quella per la scrittura. Sì perché, dopo l’esordio del 1999 con Stelle di tenebre, il nostro ha pubblicato diversi altri romanzi: Il giardino di Adamo (2003), Il camaleonte (2005), Campo Paradiso (2007), Il canto delle farfalle (2010) e Il cacciatore di luce (2016).

Copertina del libro Blu di Prussia e rosso porpora

Ora Salani porta in libreria il suo nuovo libro, Blu di Prussia e rosso porpora. La trama dell’opera, a metà tra il thriller e il giallo, vede protagonista un bizzarro dipinto ottocentesco, che scompare da una piccola chiesa romana. Ritrae la basilica di San Pietro inclinata su un fianco, con la cupola in frantumi. Il misterioso furto desta inevitabilmente l’interesse di Chiara, che lo stava restaurando. Ma perché impossessarsi di una tela sacrilega, senza alcun particolare valore artistico? Le risposte ai dubbi iniziano ad arrivare quando il quadro riappare nel luogo dove si è consumato il rapimento del cardinale ivoriano Maltiade, principale candidato alla successione del Papa morente, e pronto, a detta dei rumors dalla Santa Sede, a portare grandi cambiamenti nella Chiesa. Nel frattempo, anche un amico di Chiara, il pittore inglese Ernest, si è unito alle “indagini”. A questo punto a indagare arriva pure l’ex commissario Grevini, ora gendarme pontificio. Altro che dipinto di alcun valore: gli interessi in ballo sono tanti, sia economici sia spirituali…

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