Giuseppe Catozzella torna in libreria con “E tu splendi”, una storia di (difficile) integrazione fra un gruppo di migranti e un piccolo paesino del Sud Italia

Giuseppe Catozzella, milanese classe ’76, è tornato in libreria con E tu splendi (Feltrinelli), una storia di (difficile) integrazione che vede protagonista un gruppo di migranti e un piccolo paesino del Sud Italia, narrata da un punto di vista particolare.

Giuseppe catozzella e tu splendi

Ogni anno Nina e Pietro trascorrono le vacanze dai nonni ad Arigliana, un paesino di duecento anime sulle montagne lucane. L’ambiente non è diverso dagli altri paesini della zona: un torrente, un’antica torre normanna e un palazzo abbandonato sono la cornice perfetta per le avventure che ogni bambino desidera vivere, mentre i grandi trascorrono la loro esistenza tra la piazza e i pochi negozi. Tra loro c’è zi’ Rocco, proprietario terriero che ha condannato il paese alla povertà. Ma quell’estate, per i bambini, si prospetta diversa: dopo la morte della madre, si scopre che la torre normanna “ospita” una famiglia di stranieri, e gli abitanti vedono come veri e propri invasori, un capro espiatorio contro cui catalizzare la rabbia di un Sud fatto di tensioni e arretratezza.

A raccontare la storia è Pietro, che trasforma quell’estate in un rito di passaggio verso un’età diversa, tra dolore e tenerezza, con una voce scanzonata e irriverente a raccontare come si superano la morte, il tradimento, l’ingiustizia.

Catozzella, dopo il libro in versi La scimmia scrive e il romanzo Espianti (Transeuropa), ha pubblicato per Feltrinelli Non dirmi che hai paura, con cui ha vinto il premio Strega Giovani, Il grande futuro, e Alveare (edito per la prima volta da Rizzoli).

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