Il nuovo libro di Vanni Santoni, “Il detective sonnambulo”, è un romanzo attuale, che è al tempo stesso “una storia d’amore, amicizia e denaro” – Su ilLibraio.it un estratto

Possono gli individui arrivare a determinare la Storia, o sarà sempre la Storia ad averla vinta sulle sorti individuali?

Si confronta con questa eterna domanda il nuovo libro di Vanni Santoni, Il detective sonnambulo (Mondadori), un romanzo attuale, che è al tempo stesso “una storia d’amore, amicizia e denaro“.

Copertina di Il detective sonnambulo di Vanni Santoni, tra i libri ultime uscite aprile 2025

La storia è ambientata nel presente, a Parigi. Martino, infatti, ha lasciato l’Italia. In Francia incontra Johanna: capelli rosso fuoco, magnetica e scostante, è giovane quanto lui eppure più matura e complessa, almeno ai suoi occhi. Si innamorano, ma è un amore reso difficile dalle continue scomparse di lei, che non sembra avere una sola vita ma molte, negli ambienti più diversi.

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E tuttavia si amano, nella città scossa da manifestazioni e rivolte, fino a quello che per Martino è il collasso di un mondo: Johanna scompare di nuovo, ma stavolta non per un giorno o due. Scompare, e non si fa più vedere. Martino la cerca ovunque, mentre passano i giorni e le settimane (e finiscono i soldi), finché incappa in un manifesto che mostra la foto di un ragazzo bellissimo ed elegante che scende da un jet privato. Dietro di lui, riconosce subito i capelli rossi e l’inconfondibile postura di Johanna.

Il poster è stato affisso da Tanya, la leader di un gruppetto anarchico che sta conducendo una ricerca che è lo specchio della sua: vuole ritrovare il giovane della foto, un certo Manfredi Contini della Torre, criptomilionario che ha fatto una misteriosa donazione al suo gruppo.

muro di classe vanni santoni

Nel nuovo libro dell’autore toscano classe ’78, che ha firmato, tra gli altri, La stanza profonda (Laterza, candidato al Premio Strega 2017), e Dilaga ovunque (Laterza, in finale al premio Campiello 2024), Tanya e Martino uniscono così le forze e si imbarcano in un’indagine che li porterà a inseguire in giro per l’Europa Manfredi e gli eccentrici progetti finanziati dal suo impero fondato sui bitcoin, fino a invischiarsi con lui e Johanna in un quadrilatero amoroso sempre più difficile da sbrogliare…

Su ilLibraio.it, per gentile concessione della casa editrice, proponiamo un estratto:

La verità è che avevo vagato in cerca di Johanna fin dal nostro primo incontro, e poi a ogni sua piccola scomparsa, sempre sperando di incontrarla per caso, come era accaduto una volta alle terrazze alte del parco di Belleville, ma stavolta non c’era quel misto di aspettativa (l’avrei vista?) e tensione (l’avrei vista con qualcuno?), ma solo un vuoto che sembrava sempre più vasto e grigio, di un grigio chiaro, inspiegato, che virava al bianco come il cielo e i palazzi sotto di esso, un abbacinío sordo nel quale pareva plausibile che Johanna si fosse vaporizzata, e andavo in cité du Labyrinthe, andavo nei nostri luoghi senza riflettere sul fatto che se non voleva farsi trovare da me, sarebbero stati i primi che avrebbe evitato, ma era davvero possibile che non volesse farsi trovare da me?

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Copertina di "Personaggi precari" di Vanni Santoni

Forse era partita, ma dove, visto che per quante vite avesse qui, non aveva mai fatto menzione di una vita altrove? Veniva il dubbio di aver amato un riflesso, l’eggregora di una città che, pure, pareva esistere più nel proprio mito, nell’idea che altri hanno di lei, che nelle sue pietre… E così risalivo ancora una volta Oberkampf, battevo Couronnes e Ménilmontant, risalivo fino alla cima del parco di Belleville e da lì in quello di Buttes-Chaumont, infantile nel combattere la rassegnazione che montava col desiderio pertinace di un segno: Johanna, sono qui, dammi almeno un segno, uno solo…

Forse sbagliavo a insistere da queste parti? Erano i nostri posti, ma c’erano anche quelli citati dalla ghenga del Maréchal, e lei a volte parlava anche di Pigalle, della Butte-aux-Cailles, di Montparnasse…

(continua in libreria…)

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