Tramite i racconti delle vittime, la docuserie Netflix “Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione” spiega come Epstein, condannato per reati sessuali, abbia usato ricchezza e potere per perpetrare i suoi abusi. Ora in libreria arriva il romanzo di James Patterson che l’ha ispirata

Mentre su Netflix è appena partita la prima stagione della docuserie Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione che, tramite i racconti delle vittime, spiega come Epstein, condannato per reati sessuali, abbia usato ricchezza e potere per perpetrare i suoi abusi, Chiarelettere porta nelle librerie italiane Sporco ricco, il romanzo di James Patterson da cui è stata tratta questa produzione.

Ci voleva infatti un grande giallista e scrittore come Patterson per scrivere la storia di Jeffrey Epstein, contraddistinta da vicende tanto turpi quanto incredibili. Titolare di una società di consulenza finanziaria che curava gli interessi di grandi miliardari americani, condannato per violenza sessuale nel 2008 e poi di nuovo nel luglio 2019 per la reiterazione del reato, Epstein è morto in circostanze misteriose il 10 agosto 2019 nel carcere di New York in cui era rinchiuso.

sporco ricco

Uomo ricchissimo e potente, protagonista di cene sontuose con capi di governo, uomini dello spettacolo e celebri artisti, Epstein era amico di personalità del calibro di Donald Trump, Bill Clinton e Andrea, il Duca di York, fratello del principe Carlo. Uno dei modi di dire più noti per descriverlo era quello per cui “usava le donne e conquistava gli uomini”, con i quali era brillante, carismatico e incredibilmente generoso: negli anni Epstein ha donato milioni di dollari a Harvard e al MIT, contribuendo a creare di sé un’immagine mitica.

Ma sotto questa figura pubblica se ne celava una privata tutt’altro che positiva: Epstein è stato un uomo perverso e senza scrupoli. Con l’aiuto del giornalista Tim Malloy e la collaborazione dello scrittore inglese John Connolly, Patterson (che con i suoi libri negli anni ha venduto oltre 400 milioni di copie, senza dimenticare che il suo nome è nel Guinness dei primati come unico autore al mondo ad aver occupato per 59 volte il primo posto della “Bestseller List” del New York Times) ne ha tracciato la storia sulla spinta di un desiderio di denuncia contro l’alta società e la giustizia americana che l’hanno protetto, sminuendo la gravità delle sue azioni.

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