Scrittore bestseller, era amatissimo dal pubblico italiano, dove fu lanciato dalla Longanesi nel 1980 con “Come il mare”: a 88 anni è morto Wilbur Smith, tra i maestri del romanzo d’avventura

Wilbur Smith, venuto a mancare all’età di 88 anni a Cape Town, in Sudafrica, è stato uno dei più importanti autori mondiali d’avventura. La notizia ha fatto subito il giro del mondo, suscitando la commozione di milioni di lettrici e lettori.

A comunicare la morte di Smith è stato il suo sito: “Se n’è andato in modo inaspettato, dopo una mattinata di lettura e scrittura, con al fianco la moglie Niso”.

Scrittore bestseller, Wilbur Smith era amatissimo dal pubblico italiano. I suoi libri, venduti in milioni di copie nel mondo, nascevano da una profonda conoscenza personale del continente africano e di molti altri luoghi dove l’autore è vissuto.

Wilbur Smith era nato nel 1933 nella Rhodesia del Nord (l’attuale Zambia), ma era cresciuto e a aveva studiato in Sudafrica. Si è dedicato a tempo pieno alla narrativa dal 1964.

smith l ultimo faraone

Dopo i primi romanzi, usciti senza particolare successo presso altri editori italiani, nel 1980 la casa editrice Longanesi, allora guidata da Mario Spagnol, pubblicò Come il mare, affermando Smith presso una vasta comunità di lettori. La Longanesi ha pubblicato in Italia tutti i suoi libri scritti in solitario e l’ha fatto scoprire in Italia al grande pubblico.

Come il mare  è stato infatti il primo di decine di romanzi di successo: storie avvincenti che spaziano dall’Asia all’Africa alle Americhe e dall’antico Egitto ai giorni nostri, veri e propri classici del genere.

Tra i suoi romanzi più letti ed evocativi, Il dio del fiume, Il settimo papiro, La legge del deserto, Come il mare, Il dio del deserto, Il leone d’oro e L’ultimo faraone.

Da pochi giorni HarperCollins ha pubblicato il suo ultimo romanzo, Il nuovo regno.

Smith il dio del fiume

Intervistato da Repubblica nel 2018, aveva raccontato: “Voglio essere ricordato come qualcuno che ha fatto divertire milioni di lettori“. E aveva anche parlato del rapporto con suo padre: “Mi ha insegnato tanto: sulla vita, sugli uomini, sugli esseri viventi, gli animali, gli uccelli, le piante. Ho capito che è lui l’origine di tutte le mie avventure“.

E in una precedente intervista, con Mangialibri aveva parlato del Continente in cui è nato: “Nascere in Africa è stata di gran lunga la cosa più importante della mia vita. L’Africa è uno scrigno di tesori e di racconti, ha una disponibilità infinita di storie”.

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