Nel libro “Una scuola senza muri” Laura Bosio introduce il tema dell’accoglienza a partire dalla sua esperienza come direttrice della sede milanese della Penny Wirton

Vengono da lontano. Si chiamano Makan, Idowu, Teresa, Bomani, Trésor, Mariela, Amadou. I loro fragili passaporti li condannerebbero a restare dove sono, nel deserto della miseria e della guerra, ma non hanno altra scelta. Come Giacobbe che combatte tutta la notte al buio in un estenuante corpo a corpo con uno sconosciuto, attraversano il mare in una lacerante e disumana ricerca di salvezza, di identità. Identità che non hanno neppure le parole per esprimere.

una scuola senza muri laura bosio

Laura Bosio, che insieme a tanti volontari li accoglie nelle aule della scuola senza muri che dirige, dove “italiano” significa ascolto, dialogo, incontro inaspettato, dà voce alle loro storie nel libro Una scuola senza muri (Enrico Damiani Editore – il volume contribuisce al sostegno della scuola Penny Wirton di Milano, diretta dalla stessa Bosio. La scuola è nata a Roma nel 2008 per iniziativa di Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi e si è poi diffusa in molte città italiane), in cui incrocia i loro sguardi, accoglie le loro reazioni quando, costretti a rispondere “bene” alla domanda “come stai?” del manuale, “nove volte su dieci ridono, rovesciandosi all’indietro sullo schienale della sedia e allargando le braccia” per la risposta talmente inverosimile. E in questo mondo di pregiudizi e di muri, trova spazio il più autentico cuore di un sogno, quello dei migranti e del nostro: perché, dice l’autrice, nonostante tutto noi siamo qui, “sulle sedie multicolore, gomito a gomito, davanti a un libro aperto, a guardarci negli occhi mentre diciamo: Io sono, affermando il semplice diritto di esistere”.

Laura Bosio, nata a Vercelli, vive e lavora a Milano. Tra i suoi libri: I dimenticati (Feltrinelli, 1993, Premio Bagutta Opera Prima), Annunciazione (Mondadori, 1997, Premio Moravia; nuova edizione Longanesi 2008), Le stagioni dell’acqua (Longanesi, 2007, finalista Premio Strega), Le notti sembravano di luna (Longanesi, 2011) e, con Bruno Nacci, Da un’altra Italia (Utet, 2014) e Per seguire la mia stella (Guanda, 2017). La scrittrice ha curato volumi antologici sull’esperienza mistica, filosofica e spirituale nella letteratura delle donne, confluiti in D’amore e di ragione. Donne e spiritualità (Laterza, 2012).

L’autrice presenterà il suo nuovo libro il 17 novembre a Bookcity Milano (qui i dettagli, ndr).

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