In occasione degli 80 anni dal Giorno della Liberazione, che ricorrono il 25 aprile 2025, ecco una selezione di alcune delle frasi sulla Resistenza più significative fra quelle pronunciate nel corso del tempo da partigiani, studiosi e intellettuali del nostro Paese, per continuare a onorare e a fare nostro il loro senso di responsabilità e il loro desiderio di libertà…

Nel grande capitolo della Resistenza italiana si intrecciano voci e gesti che ancora oggi interrogano la nostra coscienza collettiva – in particolare se consideriamo che proprio il 25 aprile di quest’anno ricorrono gli 80 anni dal Giorno della Liberazione, durante il quale i soldati nazifascisti si ritirarono da Milano e da Torino (e simbolicamente dal Paese intero).

Una pagina di storia indimenticabile, a cui si giunse dopo le innumerevoli e fatidiche scelte compiute giorno dopo giorno da una buona fetta della popolazione italiana, e costantemente segnate da conflitti (interiori e non), atti di coraggio e gravi perdite, che nel complesso portarono poi la nazione alla fine della guerra e soprattutto della dittatura.

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E a rievocare oggi gli stati d’animo con cui vennero affrontati quegli anni, facendoci riflettere sui valori di cui la Resistenza scelse di farsi portavoce nel biennio 1943-1945, sono più di tutto le parole sobrie, intense e a tratti inquiete di chi conobbe da vicino la complessità dell’epoca.

Da Cesare Pavese a Marcello Flores, passando per Nilde Iotti e per Italo Calvino, ecco quindi alcune delle frasi sulla Resistenza più significative fra quelle pronunciate nel corso del tempo da partigiani, studiosi e intellettuali, per continuare a onorare e a fare nostro il loro senso di responsabilità e il loro desiderio di libertà

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Apriamo questa rassegna di frasi sulla Resistenza con lo scrittore e intellettuale Italo Calvino (1923-1985), il cui testo più rappresentativo sull’argomento è forse Il sentiero dei nidi di ragno (Mondadori). Fra le sue pagine troviamo non per niente una citazione tanto evocativa quanto rappresentativa del senso della Resistenza, non solo per il popolo italiano ma anche per il Paese in quanto tale, e per tutti i luoghi che vennero coinvolti:

Avevo un paesaggio. Ma per poterlo rappresentare occorreva che esso diventasse secondario rispetto a qualcos’altro: a delle persone, a delle storie. La Resistenza rappresentò la fusione tra paesaggio e persone.

Una delle frasi sulla Resistenza di Italo Calvino

Il rapporto tra chi lottava per non soccombere al nazifascismo e l’ambiente in cui si svolgevano questi atti di guerriglia e di opposizione sono centrali anche in un noto componimento del 9 novembre 1945 dell’autore e critico letterario Cesare Pavese (1908-1950), che nella sezione La terra e la morte delle sue Poesie (Garzanti) scrive, con l’amara e lucida consapevolezza di chi ha vissuto la Resistenza in prima persona:

Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome.

Di fronte a una lotta tanto pervasiva ed estenuante, ora necessariamente occulta e ora disgraziatamente esposta, fondamentale fu anche lo spirito di umanità con cui si decise di affrontare uno dei momenti più difficili della nostra storia, come ha sottolineato il partigiano, agente segreto e matematico Mario Fiorentini (1918-2022) nel volume Sette mesi di guerriglia urbana. La resistenza dei GAP a Roma (Odradek):

La Resistenza, non bisogna mai dimenticarlo, non si può ridurre alla sola azione armata, non è solo una storia militare, ma è stata una lunga catena di solidarietà tra uomini e donne che in modi diversi hanno dato il loro fondamentale contributo.

Una delle frasi sulla Resistenza di Mario Fiorentini

A questo proposito, un altro aspetto che emerge dal testo di Fiorentini (e sempre più spesso dalle testimonianze dirette e dalle ricostruzioni storiche) riguarda il coinvolgimento di migliaia di partigiane donne nelle operazioni di quegli anni – come di chiunque si sentisse unito nel dissenso, stando a quanto evidenziava già negli anni ’80 la politica e partigiana Nilde Iotti (1920-1999) in un’intervista all’Unità. poi citata dalla Stampa:

La Resistenza era stata un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti.

E proprio questo è forse il punto di cui rischiamo ora di dimenticarci: la Resistenza fu un fenomeno collettivo di tale portata da andare al di là delle singole visioni (e divisioni) politiche di chi ne faceva parte. Il motivo lo ha ben riassunto lo storico e accademico Marcello Flores (Padova, 1945) in un’intervista rilasciata a Repubblica nel 2018, che probabilmente contiene una delle frasi sulla Resistenza ancora oggi più rilevanti:

La Resistenza è stata una battaglia di libertà che ha coinvolto tutti, anche chi non era antifascista, chi non si era schierato contro il fascismo ma voleva ugualmente la libertà.

Una delle frasi sulla Resistenza di Marcello Flores

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