In occasione dei 40 anni dal Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Società Dante Alighieri hanno istituito con il Comune di Monterosso un parco letterario dedicato al grande poeta…

In occasione dei 40 anni dal Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Società Dante Alighieri, come spiega un comunicato, “hanno istituito con il Comune di Monterosso il Parco Letterario® Eugenio Montale e delle Cinque Terre”.

Gente, vino e rocce delle Cinque Terre fu il primo articolo a firma di Montale uscito il 27 ottobre 1946 sul Nuovo Corriere della Sera. Un titolo al quale ci si vuole ispirare per sottolineare l’attualità̀ del poeta proprio nelle Cinque Terre, in particolare a Monterosso, e il suo legame – oltre che con questa terra e i suoi frutti – anche con la gente che l’abitava.

“Quello delle Cinque Terre è anche paesaggio culturale – ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale, Vittorio Alessandro. I versi di Eugenio Montale e i suoi scritti sui luoghi che egli ha a lungo frequentato rimangono fanno parte di questo territorio che ha ospitato e ispirato molti artisti. Dopo la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio conseguita nel 2015 elargita dal Ministero dei Beni Culturali al Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Carta Europea del Turismo Sostenibile presso il Parlamento Europeo, arriviamo a questo nuovo risultato. Un progetto di protezione attiva rivolta all’ambiente e al paesaggio non come risorse di un museo severo, ma di una fonte viva e cangiante di cultura, di ispirazione e di sempre nuove espressioni artistiche. Il turismo culturale nelle Cinque Terre, insieme a quello sportivo e a quello religioso verso i Santuari – ha concluso Vittorio Alessandro – costituisce il costante sforzo del Parco Nazionale verso una qualificazione della sua offerta turistica e verso una sempre maggiore destagionalizzazione.”

Il Parco Nazionale e il Comune di Monterosso hanno scelto di porre l’accento su una fruizione consapevole e interessata agli aspetti culturali, con l’obiettivo di contrastare il rischio di banalizzazione del territorio ormai meta di un turismo mondiale.

“L’apertura del Parco Letterario dedicato a Eugenio Montale – ha affermato Stanislao de Marsanich, presidente de I Parchi Letterari® – Società Dante Alighieri- è per la Rete dei Parchi Letterari motivo di grande orgoglio. Grazie al Parco Nazionale delle Cinque Terre il doveroso omaggio a uno dei più grandi poeti del ‘900 conferma l’idea di un patrimonio che va oltre la separazione tra natura e cultura e che soprattutto prevede la partecipazione consapevole delle popolazioni ad un processo di evoluzione della propria identità. Un processo che grazie alla sensibilità dei Comitati della Società Dante Alighieri nel mondo abbraccia oggi anche quelle seconde e terze generazioni di italiani che vivono lontano dalle nostre coste ma che sono consapevolezza e conoscenza delle memorie dei luoghi di origine delle loro famiglie.”

Partendo dal principio che la “cultura non è una merce”, è stato più volte sottolineato quanto il patrimonio culturale italiano sia unico al mondo, una risorsa preziosa, non clonabile, non rinnovabile né de localizzabile, sulla quale sarebbe colpevole non investire energie, senza per questo arrivare ad una massificazione dell’offerta: non sfruttare il territorio ma bilanciare le necessità dei residenti e dei visitatori per portare benefici ad entrambi.

Istituire un Parco letterario dedicato a Montale in un luogo, le sue Cinque Terre, tra gli esempi più evidenti di quanto l’iterazione tra uomo e ambiente possa generare una bellezza perfetta ma fragile e bisognosa di cure continue, non significa quindi aprire o riscoprire solo dei percorsi letterari o contemplativi, ma contribuire a introdurre il lettore/viaggiatore al rispetto di un ambiente unico.

Se è vero che il paesaggio culturale è oggi al centro dei piani di sviluppo locale è importante che sia accompagnato nella sua naturale evoluzione da una politica condivisa di riscoperta e recupero dell’ambiente e delle tradizioni che raccontino la storia del territorio e aiutino a conservare l’identità e l’orgoglio di appartenenza delle popolazioni.

Da qui i Parchi Letterari che Stanislao Nievo chiamava spazi fisici e mentali, angoli magici, luoghi di autori e poeti ancora presenti nel paesaggio.

L’autore diventa testimonianza dell’evoluzione dell’interazione tra uomo e ambiente e identificazione delle sensibilità locali, delle credenze, delle memorie e delle economie artigianali e agroalimentari. Un panorama che ad un visitatore può sembrare incontaminato, agli occhi di un abitante può rappresentare un libro aperto sul proprio passato, la propria storia, i propri miti.

Il lettore dispone così di una chiave di lettura che stimola la visita di luoghi altrimenti considerati solo per il loro panorama, un viaggio reso reale dall’incontro con personaggi viventi che introducono a un racconto inseparabile dalla località che li ospita.

Vernazza (C  Torricelli)Cinque Terre – Vernazza – di C. Torricelli

I PERCORSI NATURALISTICI LETTERARI

Io per me amo le strade …le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni”. I limoni di Monterosso che, nelle “estati lontane”, inebriavano di profumo”…e “i sensi di quest’odore / che non sa staccarsi da terra …”

Passeggiare per il centro storico di Monterosso. Percorrere sentieri secolari tra vigneti aggrappati a chilometri di fasce terrazzate sorrette da muri a secco respirando ad ogni passo sentori di poesia. È tra queste suggestioni di mare, di terra e di macchia mediterranea, tra estati assolate e scogli a strapiombo, che Eugenio Montale ha preso ispirazione per molte delle sue liriche.

Per circa vent’anni il poeta, giornalista, traduttore, critico musicale e scrittore italiano, nato a Genova il 12 ottobre 1896, trascorse le sue vacanze a Monterosso nella Villa Montale, “la pagoda giallognola” ubicata nel litorale di Fegina.

I percorsi naturalistici letterari dei luoghi montaliani a cura di Carlo Torricelli, naturalista, e Cristina Currarini, letterata, sono organizzati una volta al mese (ogni primo sabato) a partire da febbraio fino a novembre con partenza dai Informazione del Parco Cinque Terre. La partecipazione è gratuita, su prenotazione, max 25 persone, solo per i possessori della Cinque Terre Card. La Cinque Terre Card è la carta multiservizi del Parco i cui proventi vengono reinvestiti nel mantenimento dei sentieri, nel servizio di mobilità locale e nel sostegno all’agricoltura. Offre una serie di attrazioni: rete sentieristica, servizio bus e treno, escursioni con guide, materiali informativi, wifi negli infopoint e tanto altro ancora. (Info e prenotazione: comunicazione@parconazionale5terre.it )

Oltre ai percorsi del sabato sono organizzate, durante l’anno, delle vere e proprie escursioni con partenza dai borghi delle Cinque Terre che abbracciano quella costa scoscesa che nel corso dei secoli il sacrificio degli abitanti ha trasformato in “cian”, i terrazzamenti con uliveti, orti e vigne che tutt’oggi sono la risorsa principale per la salvaguardia di un territorio Patrimonio Unesco dal 1997.

E’ tra i borghi di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che viene prodotto lo Sciacchetrà il vino passito dolce tra i più rari dei vini Liguri, conosciuto in tutto il mondo.

Libri consigliati