Il commissario Ricciardi, celebre protagonista della serie di gialli di Maurizio de Giovanni, debutta nel mondo del fumetto con una serie di graphic novel dedicata alle sue indagini nella Napoli degli anni ’30…

Introverso, malinconico e intuitivo, il commissario Ricciardi della Regia Questura di Napoli è il celebre personaggio nato dalla penna di Maurizio de Giovanni, autore della serie di romanzi gialli dedicata alle indagini del commissario, tra i quali ricordiamo Rondini d’inverno. Sipario per il commissario Ricciardi, Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi Pane per i Bastardi di Pizzofalcone (tutti editi da Einaudi Stile Libero).

L’intuitivo personaggio creato da de Giovanni diventa protagonista anche di una serie di graphic novel, disponibile in libreria e in edicola per Sergio Bonelli Editore, che illustreranno a fumetti le avventure del commissario nella Napoli degli anni ’30.

il senso del dolore commissario ricciardi graphic novel

Sceneggiato da Claudio Falco e illustrato da Daniele Bigliardo sul soggetto di de Giovanni, il primo episodio della serie è Il senso del dolore (Sergio Bonelli Editore, il romanzo è edito da Einaudi Stile Libero), che narra l’indagine condotta dal commissario Ricciardi sulla misteriosa morte di Arnaldo Vezzi, tenore di fama internazionale, ritrovato morto nel camerino del Real Teatro di San Carlo, con la gola squarciata da un frammento di specchio.

Al primo numero seguiranno La condanna del sangue (sceneggiato da Sergio Brancato e illustrato da Lucilla Stellato), Il posto di ognuno (sceneggiato da Paolo Terracciano e illustrato da Alessandro Nespolino) e Il giorno dei morti (sceneggiato da Claudio Falco, Paolo Terracciano e Sergio Brancato, e illustrato da Luigi Siniscalchi).

Il commissario Ricciardi, capace di ascoltare le ultime parole delle vittime di morte violenta in punto di morte, nelle pagine delle graphic novel si propone in modalità di lettura completamente nuove, come spiega l’autore stesso: “Quello che come scrittore posso rendere attraverso la narrativa è in primo luogo proprio l’interiorità dei personaggi. Ne racconto i sentimenti, più che le azioni.” Racconta de Giovanni. “Quando invece si lavora su linguaggi visivi, è necessario affidare l’interiorità alle espressioni dei personaggi, ai loro volti e alle loro interazioni. Così Il Commissario Ricciardi a fumetti non è traduzione in realtà della mia inventiva letteraria. Ma la traduzione di quanto io avevo immaginato in un’altra fantasia”.

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