Il termine cosplay nasce dall’unione delle parole inglesi “costume” e “play” e indica un nuovo modo di avvicinarsi a serie tv, fumetti e cinema: travestirsi e interpretare i personaggi che più amiamo del mondo della fantasia – Il reportage da Lucca Comics

Come colpita da un incantesimo, la città di Lucca è tornata anche quest’anno a stupire grandi e piccini, trasformandosi in un luogo magico in cui tutti possono interpretare il proprio personaggio del cuore.

Oltre agli incontri con gli autori, le mostre e gli eventi che ruotano attorno al mondo del fumetto e della letteratura, Lucca Comics è infatti anche l’occasione in cui sfoggiare la propria creatività e fantasia, perché raccoglie centinaia di appassionati di cosplay. Questa parola si sente sempre più spesso anche in televisione, ma di cosa si tratta?

Il termine nasce dall’unione delle parole inglesi Costume e Play e indica un nuovo modo di avvicinarsi a serie tv, fumetti e cinema: travestirsi e interpretare i personaggi che più amiamo del mondo della fantasia. L’origine non è certa, ma i primi amanti del genere compaiono negli anni ’70 nelle fiere del fumetto. Oggi questo fenomeno è diffuso in tutta Europa, in America ma soprattutto in Giappone, dove diventa spesso anche un mestiere.

Un bellissimo gioco, diffuso in Italia prima come fenomeno di piccole dimensioni e che oggi coinvolge migliaia di persone. I cosplayer, così si chiamano gli appassionati, comprano o confezionano in casa i costumi più disparati per entrare nei panni dei personaggi più amati del cinema o della televisione. Per alcuni essere un cosplayer non è solo travestirsi come un determinato personaggio, ma anche comportarsi proprio come lui, ripetendone atteggiamenti, battute, modi di fare. Per altri è un modo per sfogare la propria fantasia, mostrare le proprie abilità artistiche e incontrare altri amanti del proprio libro o videogioco preferito.

Chiunque frequenti Lucca Comics si può rendere conto di come il cosplay non discrimini nessuno: età e stazza non scoraggiano i partecipanti della manifestazione toscana, che vedono la fiera come l’evento più atteso dell’anno. Camminando per le vie della città si incontrano nonni, mamme e papà, che con costumi artigianali accompagnano i più piccoli; gruppi interi di persone, che magari si sono conosciute online per l’occasione; Cosplayer di professione, che pubblicizzano una casa videoludica o un marchio.

In generale il mondo cosplay ingloba non solo personaggi dei fumetti o del cinema, ma anche della letteratura e della pubblicità. I personaggi più imitati? Sicuramente quelli del mondo di Star Wars, come Darth Vader, la principessa Leia e gli Stormtrooper, e degli anime, i cartoni animati giapponesi, dai più popolari come Lupin e l’Uomo tigre, ai meno conosciuti, come Fullmetal Alchemist o Naruto. Foltissimo il gruppo di appassionati di Harry Potter, che ogni anno stupisce gli avventori con costumi sempre più elaborati e nuovi. Il 2018, nonostante le decine di persone che indossavano la semplice divisa di Hogwarts, è stato l’anno dei personaggi di Animali fantastici e dove trovarli. Inoltre, anche grazie al successo del videogioco The Witcher, ispirato all’opera di Andrzej Sapkowski, erano molti i partecipanti alla parata dedicata alla fortunata saga.

Basta però avere grande fantasia per trasformarsi in popolari supereroi, da Wonder Woman a Batman, fino a Superman o Hulk, o nei protagonisti di cartoni animati come Mila e Shiro o Heidi. La ricetta per un buon costume infatti prevede passione e una buona dose di pazienza: costruire un abito ispirato ai nostri beniamini significa saper cucire e fare attenzione ai dettagli ed è in ogni caso un buon modo per mettersi alla prova.

Arrivati i tanto attesi giorni di fiera, il cosplayer può decidere di partecipare alle competizioni, in cui vengono premiati il costume e l’interpretazione, o semplicemente visitare i padiglioni, fare acquisti o assistere alle conferenze, mettendosi a disposizione di chiunque voglia fotografarlo o farsi fotografare con lui.

Perché quindi amare e farsi trascinare da questa moda, che ammalia sempre più persone ogni anno? Sarà una risposta scontata e banale, ma il motivo principale è il divertimento, perché il cosplay aiuta a immergersi più a fondo nell’atmosfera magica della fiera lucchese, che ci insegna ogni anno a tornare bambini.

(nota: le immagini sono state scattate da Lorenzo Olivo per ilLibraio.it)

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