“Ken Follett è Gemelli, segno della parola, della scrittura e della comunicazione. Per i Gemelli, osservare, comprendere e riferire i fatti è assolutamente spontaneo…”. Seguendo il calendario astrologico, Simon & the Stars, seguitissimo astro-blogger e appassionato di libri, ogni mese racconta un grande scrittore

Su ilLibraio.it, mese per mese, seguendo il calendario astrologico, Simon & the Stars, seguitissimo astro-blogger e appassionato di libri, autore per Vallardi de l’Oroscopo 2017, ci racconta un grande scrittore attraverso il suo segno zodiacale… È il turno di Ken Follett 

di Simon & the Stars

C’è una dote di Ken Follett che mi ha sempre colpito moltissimo, ed è la sua capacità di gestire la suspense e padroneggiare con maestria l’intreccio delle vite di moltissimi personaggi. Sia nel Follett “storico” de I pilastri della terra e della Trilogia del Millennio, sia nel Follett delle spy story de La cruna dell’ago, c’è sempre un ordito di personaggi talmente ricco e variopinto che mi sono spesso chiesto: come farà a stare dietro a tutti?

Sono andato a guardare il suo tema di nascita, e ho trovato molte risposte. Innanzitutto, Ken Follett è Gemelli, segno della parola, della scrittura e della comunicazione. Per i Gemelli, osservare, comprendere e riferire i fatti è assolutamente spontaneo. Non sorprende che moltissimi giornalisti, reporter, speaker e scrittori siano nati sotto il segno dei Gemelli. La “comunicazione” e ancor prima lo “scambio” di conoscenze, idee e punti di vista, è parte integrante del loro dna astrologico. Proprio come fa il vento nel “loro” mese (fine maggio – metà giugno) che porta lontano l’informazione genetica contenuta nel polline, i Gemelli consentono alle idee e alle informazioni di volare lontano sulle ali della loro capacità comunicativa. A volte, sembra quasi che Follett “veda” i suoi personaggi, e si limiti a descrivere i movimenti e i dialoghi di un mosaico di personaggi che si muovono in tempo reale sul palcoscenico ideale della sua immaginazione.

E c’è un altro elemento che mi colpisce nel suo tema di nascita: una straordinaria capacità di osservare la realtà attraverso una lente d’ingrandimento che amplifica il quotidiano e lo rende epico. Mi spiego con un esempio: Tom il Costruttore de I pilastri della terra potrebbe esistere davvero, ed essere un capocantiere particolarmente caparbio che non si lascia scoraggiare da un muretto che crolla e trova il modo di farlo stare in piedi comunque. Il Priore Philip potrebbe essere un parroco “vero” che crede fermamente nella necessità di creare una comunità più partecipata e aggregata intorno alla propria chiesa. Sono solo esempi per descrivere un talento che emerge chiaramente dal tema di nascita di Follett: una straordinaria capacità di andare oltre il “fatto” per vedere la potenza del simbolo che nasconde dentro di sé, di trarre spunto dal “piccolo” per tirare fuori il “grande”. Perché, in fondo, è nei piccoli gesti della vita quotidiana che si esprime l’impresa eroica di una vita vissuta fino in fondo, e questo Ken Follett lo sa bene.

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