I lettori e le lettrici lo sanno: smarrire i libri è una vera tragedia. Quello a cui non pensiamo, però, è che mentre per noi la storia si interrompe, per loro è appena cominciata. Da quando li dimentichiamo ha inizio per loro una nuova avventura, piena di ipotesi e possibilità. Chissà tra quali mani finiranno…

Sui tram, nei bar, sulle panchine del parco o in aeroporto: può capitare di dimenticarli ovunque, per sbadataggine o per troppa fretta. Ma quanto è doloroso smarrire i libri che stiamo leggendo?

Sarà successo a chiunque, almeno una volta nella vita. Possiamo ritenerci abbastanza fortunati quando accade con un romanzo di cui non ci interessa granché, ma se malauguratamente capita con un libro che amiamo… beh, lì è davvero una tragedia. Perché non si tratta solo di ricomprarlo, ma è una questione più profonda, come se il destino si fosse messo di mezzo per impedirci di finire una storia.

Quello a cui non pensiamo, però, è che mentre per noi la storia si interrompe, per i libri è appena cominciata. Da quando li dimentichiamo ha inizio per loro una nuova avventura, piena di ipotesi e possibilità. Chissà tra quali mani finiranno, se qualcuno li apprezzerà come li stavamo apprezzando noi, o se in qualche modo riusciremo a ritrovarli (proprio come accade ne Lo strano viaggio di un oggetto smarrito). In fondo potrebbe succedere: esistono molte affascinanti realtà che si occupano di libri smarriti.

Per esempio su Bookriot si legge che a Londra i libri ritrovati in metropolitana vengono inviati dopo tre mesi a diversi enti come la Croce Rossa britannica, l’Esercito della Salvezza e altre organizzazioni no profit. A Tokyo invece è una cosa che accade davvero di rado: sembra che la maggior parte degli oggetti smarriti sui mezzi pubblici siano ombrelli o articoli per la casa (i lettori e le lettrici della capitale giapponese devono essere molto diligenti).

E sapevate che alcuni hotel di lusso hanno programmi per offrire ai loro ospiti libri stampati gratuitamente che possono portare via quando se ne vanno? Se invece lasciano qualche volume, questi rimangono per un po’ nel centro oggetti smarriti della struttura e alla fine vengono donati in beneficenza.

Anche tutte le iniziative di bookcrossing in giro per le città sono modi per intercettare i libri dimenticati (o quelli volontariamente abbandonati) e dare loro la possibilità di una nuova vita. Infatti, a rifletterci bene, ad ogni libro dimenticato corrisponde un libro ritrovato. Quindi, quando ci sentiremo tristi per aver perso il nostro, non preoccupiamoci più di tanto: pensiamo di aver fatto un regalo a qualcun altro. E auguriamoci di avere la fortuna di imbatterci anche noi in un una nuova storia da scoprire.