Il restaurato Palazzo del Podestà di Mantova ha riaperto le sue porte, accogliendo al suo interno il nuovo Museo Virgilio: un percorso innovativo e immersivo interamente dedicato al celebre autore latino. Ideato con la collaborazione della Scuola Holden, il museo esplora la vita, le opere e la leggenda di Virgilio in otto sale tematiche, arricchite da installazioni multimediali, reperti storici e un’app interattiva. Un viaggio che parte dall’enigma del poeta per concludersi con una scoperta personale: Virgilio diventa universale, capace di risuonare con l’esperienza e le emozioni di ogni visitatore

Virgilio, un enigma? Sì, un tesoro ancora da (ri)scoprire, da decifrare, da riportare alla luce. Lo incontriamo nelle parole delle opere che ci ha lasciato, nei preziosi frammenti del passato che continuano a raccontarci di lui.

È una figura che aleggia nella nostra cultura, apparentemente familiare grazie ai ricordi scolastici e ai numerosi adattamenti che lo vedono protagonista. Eppure, spesso lo percepiamo come lontano, distante, avvolto in un’aura di mistero che invita a esplorare più a fondo il suo mondo.

Mantova accorcia le distanze

La città a cui il grande poeta latino fu profondamente legato ha deciso di inaugurare, sabato 7 dicembre 2024, un museo interamente dedicato a questo straordinario personaggio. Il nuovo Museo Virgilio trova dimora nel meraviglioso Palazzo del Podestà, restaurato con un accurato e sofisticato intervento di consolidamento.

Non è un caso che questo luogo storico sia da secoli conosciuto come “Palazzo di Virgilio“: il legame tra l’edificio e il poeta è tanto profondo quanto vivo. Ora, con la sua riapertura, il palazzo offre un viaggio spazio-temporale attraverso l’opera e la leggenda di Virgilio.

Per Mantova, Virgilio non è stato solo un poeta: è stato figlio, amico, vate e modello. Non solo: è un’icona, un nume tutelare, un “santo laico”, un punto di riferimento che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della città.

Tanti volti, un solo personaggio: un enigma da esplorare, come una mappa antica da decifrare. “Riconoscere e rendere vive le basi storiche e culturali su cui si è formata la civiltà mantovana è un tema fondamentale su cui il Comune sta lavorando intensamente”, dichiara il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi. “Connettiamo esperienze e intelligenze, costruiamo alleanze nazionali e internazionali. E lo facciamo tornando a ragionare su Virgilio, perché è nostro dovere farlo da mantovani, ma anche perché i suoi messaggi universali risuonano ancora oggi, illuminando il futuro di questa terra”.

Un’esperienza narrativa e immersiva

Il design e lo storytelling del Museo Virgilio sono stati curati dalla Scuola Holden, che ha concepito l’esperienza come un viaggio di scoperta incentrato sulle visitatrici e sui visitatori. L’esplorazione inizia con una domanda semplice ma profonda: chi si cela dietro quel nome che impariamo a conoscere sui banchi di scuola? Chi era davvero Virgilio? La risposta si svela in otto sale tematiche, veri capitoli di una storia che attraversa vita, scrittura, sensibilità, idee, epoca e, infine, l’influenza di Virgilio sul nostro presente. I visitatori si immergeranno in un percorso suddiviso in Foyer, Incipit, Bucoliche, Georgiche, Intermezzo, Eneide, Leggenda di Virgilio e Gran Finale.

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Un museo per tutti

L’obiettivo del museo è avvicinare Virgilio a pubblici diversi: dagli esperti latinisti che desiderano approfondire la sua figura, a chi si avvicina per la prima volta al poeta. Anche chi cerca un’esperienza museale innovativa troverà nel Museo Virgilio un luogo in cui tradizione e contemporaneità dialogano armoniosamente, completandosi a vicenda senza sopraffarsi. “Oggi i musei sono spazi di dialogo critico sul passato, proiettati al futuro. Sono luoghi di salvaguardia della memoria per le generazioni future, ma anche contesti per affrontare le sfide del presente”, afferma Veronica Ghizzi, Direttrice dei Musei Civici di Mantova e membro del Comitato Scientifico del Museo Virgilio.

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La volontà di essere un museo per tutti si riflette in un impegno concreto verso l’accessibilità, intesa non solo come un requisito tecnico, ma come una visione inclusiva che abbraccia ogni visitatore, indipendentemente dalle proprie esigenze. Museo Virgilio si propone come un luogo effettivamente fruibile, dove la cultura diventa accessibile a tutti attraverso soluzioni innovative e inclusive.

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Questo significa offrire supporti audio per chi preferisce o necessita di un’esperienza uditiva, come audioguide con descrizioni dettagliate o narrazioni che accompagnano il percorso. Le stanze e gli spazi del museo sono progettati per essere pienamente accessibili, con percorsi pensati anche per persone con mobilità ridotta o disabilità visive e uditive.

L’accessibilità è garantita anche dall’uso della tecnologia: l’app Museo Virgilio fornisce opzioni per approfondimenti testuali, visivi e sonori, offrendo una gamma di esperienze che consentono a ogni visitatore di scegliere come vivere e interpretare la visita. Questo approccio non solo rende il museo un luogo inclusivo, ma lo trasforma in uno spazio dove tutti, adulti e bambini, possono sentirsi accolti e partecipi, contribuendo a creare un ponte con l’eredità di Virgilio.

Le opere immortali di Virgilio

Il cuore del museo sono le opere più celebri di Virgilio: Bucoliche, Georgiche ed Eneide. Ciascuna di queste è presentata attraverso quattro dimensioni: Vivere, per comprendere il contesto storico; Pensare, per esplorare le idee e le filosofie; Scrivere, che analizza lo stile letterario; Restare, che mostra come l’eco delle opere virgiliane abbia attraversato i secoli fino a oggi. I visitatori possono leggere, ascoltare contenuti sonori, guardare video e interagire con postazioni touchscreen, immergendosi completamente – e in modo innovativo – nelle opere e nella poetica del poeta.

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Accanto alle sue opere, il museo esplora anche la cosiddetta Leggenda di Virgilio, ovvero le molteplici interpretazioni della sua figura: profeta, mago, guida, vate. Una sala dedicata presenta una grande mappa che illustra la complessità della fortuna virgiliana nei secoli, con una quarantina di opere letterarie e artistiche che raccontano il “Virgilio dopo Virgilio”, dal Medioevo fino ai giorni nostri.

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Ovviamente, nella storia che il museo racconta hanno un ruolo preminente anche i Reperti virgiliani che si incontrano sala dopo sala, alcuni dei quali di particolare rilievo: dal Virgilio in Cattedra databile tra XII e XIII secolo al cosiddetto Trono di Virgilio del II secolo a.C., dalle monete gonzaghesche con effige di Virgilio del XV e XVI secolo a un frammento di affresco con il volto del poeta del 1540, dal Busto di Virgilio della prima metà del XVI ai volumi antichi delle sue opere: tutte testimonianze concrete di come noi umani non abbiamo mai smesso di guardare al poeta, di sentirlo vicino, di alimentare la sua leggenda.

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Un’esperienza aumentata grazie alla tecnologia

Il Museo Virgilio non si limita allo spazio fisico: una speciale app arricchisce la visita con contenuti multimediali che amplificano l’esperienza. Ogni postazione è dotata di QR Code che permette di accedere a dettagli aggiuntivi, curiosità, approfondimenti sonori e visivi. L’app, scaricabile su smartphone, offre aggiornamenti continui, trasformando la visita in un percorso interattivo e personalizzato. Ma soprattutto, in un percorso interiore.

L’ultima sala del museo rappresenta un momento di connessione personale con Virgilio, invitando i visitatori a riflettere su quale aspetto del poeta risuoni maggiormente con la propria sensibilità e visione del mondo. Attraverso il percorso interattivo My Virgilio, ciascuno ha l’opportunità di creare un proprio profilo del poeta, scegliendo tra quattro archetipi che incarnano diverse sfaccettature della sua figura: Virgilio Nascosto (riflessivo e appartato), Virgilio Maestro (guida e studioso), Virgilio Epico (voce della Storia), e Virgilio Umano (profondo conoscitore delle passioni umane).

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Questa riflessione permette di chiudere simbolicamente il cerchio avviato all’ingresso del museo. Se si entra con la percezione di Virgilio come un enigma da svelare, si conclude il viaggio con una soluzione intima e soggettiva: non esiste un’unica interpretazione del poeta, ma tanti Virgilio quante sono le persone che si confrontano con lui. Il visitatore scopre come l’opera e la figura di Virgilio possano adattarsi e risuonare con le esperienze, i valori e le emozioni di ciascuno, rendendolo un poeta universale, eternamente contemporaneo.

Accanto a quest’ultima installazione, la mappa interattiva Virgilio Glocal guida i visitatori alla scoperta di luoghi virgiliani a Mantova, in Italia e nel mondo, spingendo l’esperienza oltre le mura del Palazzo del Podestà. Per questo il Museo Virgilio non è solo un luogo da visitare: è un progetto vivo, destinato a crescere nel tempo. Con nuovi contenuti, aggiornamenti e implementazioni, continuerà a raccontare la storia di Virgilio e di Mantova, coinvolgendo chiunque lo voglia in un dialogo continuo con il passato e il futuro.

nota: tutte le foto, compresa quella di copertina, sono di Silvia Talarico 

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