La rivoluzione che si è vissuta negli ultimi anni con l’avvento dell’ebook non è il primo grande cambiamento nella fruizione della parola scritta: la nascita del libro per come lo conosciamo oggi, fatto di pagine rilegate, è stato il primo grande cambiamento… – La storia

Il libro come lo conosciamo oggi, con le pagine di carta, stampate su entrambi i lati, e cucite tra loro, è un oggetto ben distinguibile e difficilmente sostituibile. Ma non è sempre stato così. Duemila anni fa, infatti, era molto difficile imbattersi in un libro simile a quelli dei giorni nostri. Come racconta in un interessante articolo BBC Culture, infatti, la rivoluzione che si è vissuta negli ultimi anni con l’avvento dell’ebook non è il primo grande cambiamento nella fruizione e nella forma della parola scritta.

Papiri

Al tempo dell’Impero romano, attorno al primo secolo dopo Cristo, si usava leggere e scrivere su diverse superfici, dalle tavolette di legno incerate ai papiri. Quest’ultimo materiale, in particolare, era usato per i rotoli su cui venivano trascritte le opere letterarie più importanti. I rotoli, avvolti attorno a bastoni di legno, erano difficili da maneggiare: per srotolarli bisognava usare entrambe le mani. Inoltre il papiro è un materiale molto fragile e non era raro che i rotoli si strappassero o venissero rovinati dall’umidità e dalle intemperie.

Tuttavia secondo gli studiosi esisteva già, da qualche secolo, un altro metodo per trasmettere opere letterarie. Sono stati trovati, infatti, durante molti scavi, dei fogli di papiro di dimensioni non molto estese, scritti su entrambi i lati. Sono pagine dei primi libri rilegati, i codici, che devono il loro nome dal termine latino caudex, che significa corteccia. Questo per via della somiglianza della forma dei primi libri con quella delle tavolette di legno.

origine del libro

Anche gli scritti di Marziale testimoniano l’esistenza di piccoli libri che era possibile portare con sé durante i viaggi. Una grande novità se si pensa alla difficoltà nella lettura dei rotoli di papiro. Il nuovo formato dei codici era una rivoluzione.

Per proteggere le pagine, col tempo, si era anche iniziato a rivestirli con copertine di cartapesta o di legno.

Sebbene nei primi secoli dopo Cristo né l’élite letterata né la comunità ebraica vedessero di buon occhio i codici, questa forma è sopravvissuta fino a oggi, migliorandosi, e diventando il libro che conosciamo. Grande rilievo nella sopravvivenza e nello sviluppo del formato lo hanno avuto le prime comunità cristiane che si servivano dei codici per trascrivere testi sacri e preghiere. Sempre il Cristianesimo nel Medioevo ha reso il codice il mezzo per antonomasia per la trasmissione di opere letterarie, in particolare grazie alla trascrizione da parte dei monaci di testi fino ad allora conservati su rotoli di papiro.

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