Nato nell’ex colonia britannica Trinidad, V. S. Naipaul, morto a 85 anni a Londra, ha pubblicato oltre 30 libri, tra saggi e romanzi. Tanti i premi, come pure i viaggi

Il mondo della letteratura è in lutto per la morte, a 85 anni, dello scrittore trinidadiano, naturalizzato britannico, V. S. Naipaul, nato a Chaguanas il 17 agosto 1932 e venuto a mancare nella sua casa di Londra.

Cresciuto nell’ex colonia britannica Trinidad, ha studiato in Inghilterra a Oxford, e ha scritto oltre 30 libri, tra saggi e romanzi (a pubblicarli in Italia, Adelphi e Mondadori); ricordiamo, tra gli altri, L’enigma dell’arrivo, Lo scrittore e il mondo, Sull’ansa del fiume, Il massaggiatore mistico, La maschera dell’Africa e La metà di una vita.

Tanti i riconoscimenti, tra cui spicca il premio Nobel per la Letteratura nel 2001 (“per aver unito una descrizione percettiva ad un esame accurato incorruttibile costringendoci a vedere la presenza di storie soppresse”). Numerosi i premi, come pure i viaggi, che hanno trovato molto spazio nell’opera di V. S. Naipaul.

C’è un’intervista a El País del 2015, tradotta da La Repubblica, in cui emerge chiaramente l’approccio dello scrittore. Alla domanda “come descriverebbe il suo stile”, l’autore risponde: “È impossibile farlo. Quando uno comincia ad analizzare i propri scritti come se fosse un critico si mette su una strada che porta alla follia”.

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