Nel libro di Angela Lombardo si riscopre (tra le altre cose) il messaggio di Epicuro, il maestro fondatore dell’unica scuola che come materia d’insegnamento principale ha la gioia di vivere

Quante volte abbiamo rimandato un’occasione di felicità come se fosse l’inizio di una nuova dieta o l’iscrizione in palestra? E se fosse oggi il momento giusto per concedere a noi stessi il diritto ad avere la vita che vogliamo? Per riconoscere ai nostri bisogni profondi la stessa importanza dei doveri di cui ci facciamo carico?

È proprio questo il contenuto del messaggio di Epicuro, il maestro fondatore dell’unica scuola che come materia d’insegnamento principale ha la gioia di vivere. La vita dolce (DeaPlaneta), libro firmato da Angela Lombardo, porta alla scoperta dell’ironica saggezza di Epicuro, dell’eleganza di Lucrezio e della comicità di Orazio. L’autrice fa dialogare i maestri antichi con la realtà contemporanea e con amici vecchi e nuovi – come Omero, Peggy Guggenheim, Hugh Grant, Arthur Rimbaud e la nonna di Jay-Z – che insegnano a lasciarci alle spalle i pensieri inutili per assaporare la poesia della vita.

la vita dolce

Per conquistare questa gioia, fondata sull’amicizia, sul godimento dei piaceri più autentici e sulla capacità di imparare a scegliere quello che ci fa stare meglio, non bisogna fare fatica né tantomeno stravolgere la propria vita: basta qualche esercizio semplice ma non banale, come guardare in faccia le stelle, offrire un caffè al vicino di casa o imparare a essere disobbedienti.

Un libro, dunque, per riscoprire i segreti della saggezza mediterranea, che sono da sempre nel nostro dna culturale e che troppo spesso la frenesia della nostra vita ci porta a dimenticare, entrando nel giardino di Epicuro come a una festa “senza liste all’ingresso, dove puoi arrivare vestito come ti pare, toglierti le scarpe e sederti sull’erba a chiacchierare fino a tardi”.

 

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